Zucchero e dolciumi per presidente, tifosi ed ex compagni di squadra. Carbone e parole velenose all’indirizzo di Maurizio Sarri. Missiva a doppia firma: Manolo Gabbiadini e Omar El Kaddouri per un addio al veleno. Il primo ha scelto Instagram per salutare Napoli e dimenticarsi di Maurizio Sarri. Volutamente? Forse sì. Altrimenti la gaffe sarebbe stata imperdonabile.Il marocchino ha affidato le parole al vetriolo al suo manager, Mino Raiola, che non ha usato mezzi termini: «Se Omar non ha giocato a Napoli c’è un solo colpevole ed è Sarri». Parole dolcissime, invece, nei confronti dei tifosi: «Non dimenticherò mai la vostra accoglienza all’aeroporto». E ancora: «Contento ed orgoglioso di essere stato amato per quello che sono veramente dentro e fuori dal campo e non per come gli altri volevano che fossi, esuberante, sorridente per forza; nel bene e nel male sono sempre stato me stesso. Ho apprezzato tanto il vostro modo di supportarmi e di incoraggiarmi, sia nei momenti belli che in quelli meno felici»
Silvio Pagliari, procuratore di Gabbiadini, non è voluto entrare nel merito nel suo intervento a Radio Kiss Kiss: «Manolo avrebbe trovato pochissimo spazio, si è fatto il bene di tutti. I primi sei mesi sono stati splendidi, lasciavano presagire una grande avventura. I successivi 18 mesi, però, sono stati in chiaroscuro». Tanti ringraziamenti soprattutto a De Laurentiis. «Si è rivelato un signore, ha anche accettato di incassare di meno pur di venire incontro alle volontà del ragazzo». Sarri sulla graticola, unico colpevole, come nel caso di El Kaddouri, un altro che, attraverso il suo procuratore ha servito al tecnico un bicchiere di fiele. Gli addii dei bomber devono essere indigesti al tecnico di Bagnoli. Lo scorso anno anche Higuain non lo chiamò prima di passare alla Juventus e Sarri ci rimase malissimo. Salvo poi recuperare nelle dichiarazioni di questo inizio 2017 dall’una e dall’altra parte. Con Gabbiadini, al momento, la ricucitura appare davvero complicata.
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