L’attacco ufficiale non c’è, e nemmeno la difesa sarà quelle dei titolarissimi ma il Napoli che questa sera scende in campo per la seconda festa di inizio stagione al San Paolo contro il Siviglia trova almeno altre trentamila persone (a prezzi per nulla stracciati e con la diretta tv criptata) allo stadio pronte ad applaudirlo. Anche perché, in fondo, è l’ultima occasione per farlo prima della partenza per la tournée in Spagna e prima dell’esordio in campionato del 28 agosto. Per adesso va bene così. Anche per le casse azzurre. E non è male di questi tempi: che sia un’amichevole con poco sugo lo si capisce subito, basta intuire le formazioni alla luce degli ultimi test a Castelvolturno. Il Napoli è senza i suoi due campioni in vacanza Lavezzi (in Sardegna con la fidanzata) e Cavani (in Uruguay) ma con De Sanctis e Maggio, entrambi convocati da Prandelli per l’amichevole della Nazionale contro la Spagna di mercoledì a Bari che raggiungeranno Coverciano subito dopo la gara. Per giunta è atteso un sacrosanto turnover rispetto alla gara col Penarol di tre giorni fa che deve servire a Mazzarri per schiarirsi un po’ le idee. Soprattutto in difesa, dove non sono ancora nette le gerarchie: sicuro del posto è solo Cannavaro, per il resto se la giocano Britos e Ruiz (ma l’ex bolognese è in netto vantaggio) per la maglia di laterale sinistro e Campagnaro e Fernandez (anche se potrebbe esserci spazio per Grava) per quella dalla parte opposta. Potrebbe giocare per qualche minuto Zuniga. Mentre gli spagnoli, che sono nel guado del preliminare di Europa League (giocheranno il 18 agosto contro i tedeschi dell’Hannover) non avranno affatto voglia di spremersi, le riserve del Napoli avranno tutta la voglia di darsi un gran da fare: come Santana e Donadel, ancora in difficoltà, e soprattutto Lucarelli, che in questi giorni ha ribadito l’intenzione di ritirarsi a fine stagione. La sensazione, infatti, è che quello di stasera sia test vero soprattutto per il bomber livornese, che dovrebbe andare ancora una volta in campo dal primo minuto. Pur ribadendo la massima fiducia in lui, Mazzarri (e De Laurentiis) vogliono capire se l’attaccante è un calciatore completamente ricostruibile, fisicamente più che moralmente. Il campo è spietato e lì Mazzarri, che lo adora come uomo e come atleta, può essere solidale fino a un certo punto. Dall’inizio della preparazione il suo vice Frustalupi segue Lucarelli con l’attenzione che si dedica a chi vive un momento assai delicato. Non preoccupano i suoi (pochi) chili in più: il dubbio è se dopo il crac al ginocchio e lo stop di sette mesi, Cristiano sia pronto a sostenere il peso di una stagione intera. Sia pure da vice di Cavani. Ecco l’enigma di questo inizio di agosto. E poiché non c’è spazio per le scommesse, le partite diventano l’unica occasione per verificare le sue condizioni. Il pieno recupero di Lucarelli risolverebbe i tabù di Mazzarri e i suoi timori di avere in rosa attaccanti che non accettano la panchina a rotazione se non a nervi tesi. Su questo punto Lucarelli è l’uomo e l’attaccante perfetto. E poi eviterebbero a Mazzarri la seccatura di chiedere a De Laurentiis un’altra punta, dopo aver faticato per convincerlo a ingaggiare per un’altra stagione Lucarelli. Ma il dubbio resta. Per questo in Perù rilanciano le voci di un’offerta all’Amburgo da parte di Bigon di 11 milioni di euro per Paolo Guerrero, nove gol nell’ultima Bundesliga (e una tripletta nella finale per il terzo posto all’ultima Coppa America). Ma Guerrero proprio ieri, nella gara con il Borussia Dortmund si è infortunato. L’unica certezza è che Napoli- Siviglia è l’ultima occasione per vedere il Napoli in azione, dal vivo al San Paolo, prima del debutto con il Genoa.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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