Ferretto Ferretti, docente di metodologia di allenamento alla scuola allenatori a Coverciano, prepara i tecnici che partecipano al Master per poter allenare in A e B. Un esperto del settore, un numero uno. Durante il campionato scorso con il gruppo di allenatori ha partecipato a quattro stage di squadre di A: Napoli, Milan, Udinese e Palermo. A dicembre restò tre giorni a Castelvolturno per far seguire la metodologia di lavoro di Pondrelli e dello staff di preparatori azzurri. «Conosco benissimo Pondrelli, una garanzia. Come Mazzarri, un allenatore di prima fascia. Da questo punto di vista il Napoli è in una botte di ferro».
Quindi, condivide la scelta di far riposare Cavani e Lavezzi?
«Assolutamente sì. Il riposo a volte è preferibile all’allenamento, soprattutto quando parliamo di campionissimi come Cavani e Lavezzi che sono sotto stress un anno intero, considerando anche gli impegni con le loro nazionali. Giustissimo far loro tirare il fiato: staccare la spina per due-tre settimane significa rigenerarsi da un punto di vista mentale e ritrovare stimoli giusti ed entusiasmo».
Cavani e Lavezzi ricominciano oggi, quanto tempo ci vorrà per ritrovarli al massimo?
«Penso che entrambi saranno pronti per la seconda partita di campionato, cioè nel momento in cui scatterà la Champions League, questo perché potranno sfruttare la prima sosta a meno che non dovesse esserci qualche altra partita delle Nazionali».
Che tipo di lavoro si fa svolgere a chi è reduce da Coppa America o Mondiali?
«In genere si riparte da un livello base, però si ricomincia in maniera leggermente più rapida rispetto a quello che è stato il lavoro degli altri compagni da inizio ritiro. Cioè, si fa in modo che più o meno in una quindicina di giorni chi torna da Mondiali o Coppa America si metta al passo degli altri».
Qual è il rischio per questi campioni?
«Quello di voler accelerare i tempi per riportarli subito al top, la stagione è lunga e il campionato si decide a marzo-aprile. E poi riferendoci a Lavezzi e Cavani, stiamo parlando di due fisici allenati perché hanno svolto una competizione come la Coppa America, cioè sono tonici perché non sono stati inattivi quaranta-cinquanta giorni. Anzi, in questa fase è meglio non stressare troppo il fisico».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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