Ultimi due giorni di ritiro, poi per la Juve Stabia la nuova stagione entrerà nel vivo. Con il ritorno martedì a Castellammare, Maury e compagni riprenderanno il contatto con la città a distanza di poco più di un mese da quel 19 giugno quando, di ritorno dal Flaminio con la serie B in tasca, furono accolti da migliaia di stabiesi per festeggiare una promozione storica attesa oltre sessant’anni. La nuova squadra, rinforzata con gli innesti dei vari Danilevicius, Erpen, Savio, De Bode, Biraghi e altri, comincia intanto a prendere forma e dopo il terzo test, quello di venerdì sera contro l’Atletico Arezzo, Piero Braglia è tornato a parlare dei progressi fatti in ritiro ma anche della necessità di crescere ulteriormente sotto l’aspetto tattico. «Stiamo lavorando duro in questo periodo-le prime parole dell’allenatore – anche se devo dire che pian piano si comincia a vedere la nuova fisionomia della squadra che dovrà disputare il prossimo torneo di serie B». Una Juve Stabia naturalmente ancora sperimentale, dunque, almeno questo è quanto visto ad Arezzo, con la scelta del tecnico di provare un inedito 4-1-4-. Un modo di vedere tutti nella posizione ottimale e di valutare le caratteristiche dei singoli. «Sicuramente- continua l’allenatore gialloblù – c’è tanto ancora da fare, ma da parte di tutti vedo la disponibilità al lavoro e al sacrificio. Vorrei magari solo qualche cambio di passo in più, da parte di chi ce l’ha nel proprio dna. Va bene una gara, pure la seconda, ma poi dobbiamo cominciare a vedere qualcosa in più. Una cosa va detta: siamo cambiati rispetto allo scorso anno, il gruppo si sta formando e dobbiamo conoscerci meglio, specie incampo». Dopo averlo richiesto in più occasioni, è arrivato anche Danilevicius: la punta centrale che ha preso il posto di «Re» Giorgio Corona nel tridente, e a Braglia è subito piaciuto: «Per lui era ovviamente la prima uscita ufficiale dopo pochi giorni di ritiro, ma si è subito calato nel ruolo muovendosi abbastanza bene e trovando subito l’intesa con i compagni di reparto. Ovviamente c’è bisogno di tempo perché possa acquisire tutti i meccanismi che pian piano sono chiari agli altri, ma sono abbastanza fiducioso». Buona l’intesa con Erpen, cannoniere di queste prime amichevoli e che ha subito guadagnato sul campo i galloni di «inamovibile», per esperienza e fiuto del gol. La sensazione, però, è che in avanti ancora qualcosa potrebbe arrivare. Si continua a parlare con insistenza del possibile ritorno di Albadoro dal Bari; ma la Juve Stabia non vorrebbe il prestito secco, magari una comproprietà che, per ora, i pugliesi, nonostante l’infortunio che terrà fuori il ragazzo fino a metà stagione, non vuole concedere. In uscita, invece, vanno segnalate le cessioni di Gomes e di Iovene all’Aprilia: «Per ora di mercato non si parla – chiude Braglia-torniamo dal ritiro, facciamo le prime valutazioni, poi insieme alla dirigenza decideremo il da farsi». Insomma, la Juve Stabia potrebbe pescare ai classici saldi di fine agosto, quando alla chiusura del mercato un po’ tutti caleranno le pretese. Ed allora sarà possibile piazzare qualche colpo. Non a caso Di Cuonzo e Corona, lo scorso anno, arrivarono proprio così. Nota di colore, infine, in vista della conclusione del ritiro: l’arrivo a Gubbio del nuovo pullman che il patron Franco Giglio ha «regalato» alla squadra, tinteggiato ovviamente di giallo e blu con lo stemma della Juve Stabia ben visibile sulle due fiancate. La serie B si vede anche dai particolari.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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