È rimasto un giorno ancora a Barcellona per studiare il modello blaugrana, il settore giovanile, la «Cantera» che continua ad essere il suo grande obiettivo per il futuro. De Laurentiis ha smaltito in fretta la delusione per i cinque gol con il Barcellona mascherandola bene anche quando era seduto in tribuna al Camp Nou. Poi ne ha approfittato per andare a visitare la «Ciutat Esportiva», il centro sportivo dove si allenano la prima squadra e tutte le formazioni giovanili.
Il presidente ha osservato, chiesto informazioni, preso nota, esternato le sue idee. La «scugnizzeria» è il suo chiodo fisso, vuole dare un impulso al settore giovanile azzurro sapendo che ci vogliono anni per provare ad avvicinarsi al modello Barca. «Essere qui è un onore, siamo qui anche per vedere come si fa il calcio a livello industriale guardando avanti e non al passato», aveva spiegato durante la conferenza stampa pre partita a Barcellona».
Il progetto è solo agli albori, il Napoli ha affidato un ruolo importante a Sormani junior ma per cominciare nel migliore dei modi c’è bisogno delle strutture. Ecco perché De Laurentiis è andato ieri a conoscere da vicino la cittadella sportiva del Barcellona, restando favorevolmente impressionato. Tanti campi di allenamento in erba sintetica e in erba, spogliatoi perfettamente attrezzati, uffici, strutture funzionali. E soprattutto uno straordinario movimento di ragazzini di tutte le età, da giovanissimi ai più grandi. Tutti si ispirano al modulo della prima squadra e c’è un grande coinvolgimento.
Le strutture, uno dei punti interrogativi del progetto De Laurentiis sui giovani. «Voglio dare un’immagine molto più internazionale, non ho nessuna intenzione di investire su un territorio per farmi mangiare la coda», ha ribadito a Barcellona. Ieri mattina si è incontrato con i responsabili del centro, ha trascorso l’intera mattinata alla «Ciutat Esportiva», questo l’impegno spagnolo di De Laurentiis che è rientrato in pomeriggio. Escluse operazioni di mercato, il presidente azzurro ha confermato che la rosa è a posto così e s’interverrà solo a gennaio quando verranno fatte le valutazioni. Ma è chiaro che in quest’ultima settimana di mercato non sono da escludere sorprese, l’anno scorso a fine agosto, proprio alla vigilia del campionato vene ceduto alla Juventus. «Abbiamo preso Chavez, il mercato è sempre aperto nel senso che si può pensare ad operare già per la prossima stagione. Ora stiamo bene così», ha ribadito il patron azzurro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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