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Il Mattino – Dirigenti, procuratori e preparatori caccia alla cricca delle scommesse

 Calendario alla mano studiano classifiche, fanno due conti. Poi passano il tempo a girare l’Italia, a riannodare fila di vecchi e nuovi contatti, a studiare più o meno come butta il vento. Quindici, venti nomi, tutti più o meno sconosciuti al grande pubblico, anche se ben addentro al sistema calcistico nazionale. Una specie di cricca, di lobby, una sorta di «struttura delta» interna al mondo del calcio. Formata da chi? Procuratori di calciatori, dirigenti societari con un curriculum speso in diverse società, ma anche qualche preparatore atletico. Gente che gira o che magari vanta legami – facciamo un esempio – con due attaccanti di una squadra e con il portiere e il difensore di un’altra squadra e che sa come scommettere quando le due formazioni si scontrano in campo.
Quindici, venti nomi al vaglio degli inquirenti, eccola l’inchiesta che promette scintille. In Procura la chiamano «golden gol, atto terzo», l’ultimo sbocco di un’inchiesta che ha macinato arresti, sequestri e che punta dritto al cuore del sistema scommesse applicato al calcio che conta. Dopo gli arresti dei boss D’Alessandro-De Martino (siamo ad ottobre di un anno fa), quelli che hanno costretto i giocatori della Juve Stabia in mutande, dopo i fermi dei dirigenti Intralot (scarcerato dal gip Lopez, il presunto uomo del boss Vincenzo D’Alessandro), c’è un terzo atto: le combine di partite, l’ipotesi di frodi sportive. C’è una traccia, che punta su quattordici incontri dello scorso campionato di serie A; poi ci sono altre partite di B (in alcuni casi, c’è un intreccio con le indagini della Procura di Cremona della scorsa primavera) e di Lega pro. Intercettazioni telefoniche, ma anche dichiarazioni messe agli atti da dirigenti societari a proposito di esternazioni, di risultati eclatanti, di punteggi conseguiti lo scorso anno: sentito due volte Lotito, patron della Lazio, ma anche un ex dirigente del Bologna, senza contare poi altri potenziali testimoni (tra agenti di scommesse e esponenti del mondo calcistico) per mettere a fuoco la tecnica della scommessa sicura. Tanti contatti che alla fine entrano sul campo di gioco, è la convinzione degli inquirenti. C’è chi sa come convincere questo o quel calciatore a combinare il risultato di una partita. Si lavora nell’ombra, magari studiando momenti del campionato e zone di classifica adatti. Poi si usano contatti macinati degli anni. Procuratori nel mirino. Potrebbero essere il perno, quelli capaci di mediare esigenze diverse alla luce di incassi da capogiro anche per i protagonisti delle gesta calcistiche nazionali. Quanto basta a battere tutte le piste possibili, tanto da convocare l’ex allenatore dell’Inter Hector Cùper come persona informata dei fatti. Ha girato l’Europa, ha fama di duro, l’attuale mister del Racing Santander, uno che potrebbe aver visto qualcosa o potrebbe raccontare fatti utili agli inquirenti napoletani. Inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo con due esperti del pool anticamorra, i pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa.
Al lavoro i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata del capitano Alessandro Amadei, che stanno passando al setaccio conti correnti, volumi di scommesse, puntate su match ritenuti sospetti. Qui, è bene chiarirlo, i flussi di scommesse sono solo un indizio, uno spunto investigativo, da ricondurre poi alle mosse di un gruppo di professionisti che ha messo a punto la tecnica della vincita sicura. Sono i possibili protagonisti della golden gol atto terzo, mentre c’è attesa per le convalide dei fermi di venerdì mattina. Non tutto è scontato, specie dopo la decisione del gip romano Maria Bonaventura che ha scarcerato Maurizio Lopez, accogliendo la tesi dei penalisti Gerardo Auletta e Alberto Tortolano. Oggi, tra Torre Annunziata e Rimini, gli altri interrogatori di convalida, mentre a Napoli non si escludono convocazioni a sorpresa di altri professionisti potenzialmente «informati dei fatti» a proposito di incontri sospetti e partite a rischio combine.

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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