Un esempio da seguire, un altro da dimenticare. Firenze insegna. Il progetto di un nuovo stadio prima, poi il ripiego sul restyling, infine, in questi ultimi mesi, il ritorno del piano del Comune per costruire un moderno impianto. Tutto era cominciato nel 2002 con l’acquisto del club viola dell’imprenditore marchigiano Diego Della Valle. Nacque allora l’idea della cosiddetta «Cittadella viola», da realizzare in periferia su 80 ettari di terreno. Previsti anche supermercati, gallerie commerciali, un museo del calcio, e tutto con la firma di un architetto come Massimiliano Fuksas. Progetto avveniristico, uno stadio a forma di «nuvola». Poi l’area individuata finì sotto inchiesta e sotto sequestro. Tutto da rifare. Con la Fiorentina in Champions allora i Della Valle chiesero la deroga all’Uefa per apportare alcune modifiche sostanziali all’Artemio Franchi: via la pista d’atletica, inserimento di postazioni tv, e parterre. Si può fare in tre mesi. Tanto ci è voluto per il mini-restyling da Coppa Campioni. È notizia recente invece l’intenzione del sindaco Renzi di costruire comunque un nuovo stadio, stavolta su terreni comunali a prova d’inchiesta. Ma l’intesa tra il Comune e i Della Valle non è stata ancora raggiunta.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro