Felice De Laurentiis, ovviamente. Il presidente si è goduto lo spettacolo in tribuna a fianco al sindaco De Magistris.
«Spero possa essere una stagione memorabile, l’atmosfera del San Paolo era fantastica».
Soddisfatto il patron ma preferisce dribblare la parola scudetto.
«Lo scudetto? Mi sembra un gioco da bambini che vogliono sempre qualcosa di più. Diventa un fatto irrazionale e siccome mi ritengo un matematico, razionale, diciamo che abbiamo onorato il primo impegno casalingo e siamo felici, molto contenti».
De Laurentiis preferisce soffermarsi sul presente, sul successo bellissimo sul Milan.
«È stato piacevole superare il Milan al San Paolo, li avevamo già battuti negli anni passati. La squadra gira, almeno da quello che posso capire io. C’è da lavorare e verificare la tenuta nelle prossime gare».
Si concede una deroga nominando qualche singolo.
«Mi è piaciuto molto Zuniga in quel prodigioso intervento difensivo nel finale. Sarà difficile accontentarsi in futuro. Dobbiamo sperare solo di non avere incidenti di percorso, ci possono portare via quello che una squadra che si è consolidata riuscirà ad eprimere con sempre maggiore consapevolezza. Un gioco spettacolare e redditizio, mi aspetto grandi cose. Sto molto più con la testa alla Champions che al campionato. Anch’io firmerei per la Champions come Galliani e lo scudetto al Milan».
De Laurentiis si sdoppia, si presenta nella doppia veste.
«Sono un ultras quando sono allo stadio e poi mi comporto da proprietario di un’azienda. I tifosi sono stati sempre estremamente calorosi nei confronti del Napoli e di questa società: c’è feeling. La vittoria la dedico ad un tifoso che ho incontrato più volte nel corso delle visite agli stadi europei. Mi ha fatto più volte il segno con le dita: caccia i soldi. Il colpo l’abbiamo fatto non mandando via i nostri gioielli e abbiamo fatto 15 acquisti. Certo, non abbiamo uno stadio come l’Etihad, né uno sponsor da 400 milioni come il Manchester City con la compagnia aerea del suo proprietario. Su queste cose, l’esperto Platini dovrebbe investigare».
I gioielli, uno soltanto ha la clausola rescissoria: Lavezzi.
«Clausola? Nel caso di Lavezzi il suo agente me lo chiese furbescamente e io ci sono caduto da novizio. Cavani? Il prezzo esiste per chiunque, siamo in un territorio in cui il commercio è alla base di ogni cosa ma devo continuare nei prossimi anni ad esserci e quindi non lo cederò».
L’argomento Europa, la nuova critica a Platini.
«C’è un gruppo europeo del quale faccio parte anch’io che vuole cambiare le regole, lo sapete come la penso in merito alla Champions League e all’Europa League. C’è la possibilità di fare un fatturato maggiore, invece di 2 miloni si può arrivare a dieci».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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