De Laurentiis suggerisce a Mazzarri di impiegare Pandev per la supersfida al «Meazza» ma a sorpresa Cavani si rivede in campo e prova il clamoroso recupero in extremis.
«Quella contro l’Inter può essere la partita di Pandev. Giocherà contro la sua ex squadra, negli ultimi due anni non ha concluso moltissimo e potrà essere animato da uno spirito particolare, da una sana e corretta voglia di rivincita. Mi dispiace per l’assenza di Cavani, sembrava fatto di gomma, non si era mai infortunato. Mi dispiace sapendo quanto è un guerriero. Però ci sono gli altri, punto su Hamsik, Lavezzi, Zuniga e il rientrante Maggio per far vedere una bella squadra contro i nerazzurri»,
ha detto il presidente azzurro ieri mattina a margine delle premiazioni del progetto «Start cup Campania 2011» nella sede dell’Università Federico II.
Invece il Matador non finisce mai di sorprendere: in pomeriggio si è rivisto a Castelvolturno, ha svolto un leggero allenamento senza caricare eccessivamente sulla caviglia e il test ha dato un responso positivo. Le terapie sono state efficaci e sono aumentate le sue possibilità di recuperare per la sfida contro l’Inter, intorno al quaranta cento. Oggi Edinson sosterrà il provino decisivo, svolgerà tutto l’allenamento con i compagni e lo staff medico darà l’ultimo responso: poi spetterà a Mazzarri deciderà se aggregarlo o meno per la sfida del «Meazza». Provino decisivo anche per Aronica che sta smaltendo una contrattura muscolare: «Spero di farcela», ha detto il difensore che dovrebbe essere disponibile. Altrimenti giocherebbe Fernandez a destra con lo spostamento di Campagnaro nel suo ruolo a sinistra, oppure Fideleff.
L’assenza di Cavani aprirebbe diverse soluzioni. Con Pandev centrale Hamsik e Lavezzi resterebbero esterni. L’attaccante macedone è stato preso in prestito dall’Inter proprio per sopperire all’assenza di uno dei tre tenori, ma al momento non è ancora al top della condizione. L’allenatore però pensa anche concretamente ad un’altra soluzione, quella di Lavezzi punta centrale, situazione provata più volte l’anno scorso in assenza di Cavani. In questo caso Mazzarri dovrebbe poi scegliere l’esterno sinistro e potrebbe puntare su tre nomi: Santana, Zuniga e Mascara. Al di là degli interpreti De Laurentiis è fiducioso sulla sfida di domani sera a San Siro.
«Contro le grandi ci esprimiamo meglio perché ci fanno giocare mentre le provinciali ci affrontano con il coltello tra i denti e ci mettono più in difficoltà. Sarà una bella partita, l’Inter ha ritrovato la sua luce con Ranieri che rappresenta una garanzia. Non vinciamo da 17 anni? Il 17 è un numero che mi porta bene».
Inter-Napoli, supersfida in campionato che potrebbe rivedersi in Champions.
«Magari in finale, sarebbe un bel trionfo per il calcio italiano in barba a Platini. In Champions faccio il tifo per tutte le squadre italiane, ho tifato anche per il Milan».
Il mercato, De Laurentiis riapre anche questa parentesi.
«Diamo il tempo a tutti di esprimersi, i calciatori non sono robot, è importante che giochino anche se magari si va incontro a un pareggio oppure a una sconfitta. Poi a dicembre faremo le valutazioni e vedremo laddove sarà il caso eventualmente di intervenire: capiremo se abbiamo sbagliato e correremo ai ripari. Per ora voglio sottolineare l’importanza di aver tenuto Gargano, visti gli infortuni di Dzemaili e Donadel».
Il presidente ha scelto la Champions, come primo obiettivo e conferma le difficoltà di andare avanti in Italia e in Europa.
«Meglio rimanere coi piedi per terra e pedalare, bisogna rimanere tranquilli, allenati, senza uscire la sera. Fare un cammino parallelo in Champions League e campionato è molto difficile, si dice sempre che più vai avanti nelle partite internazionali e più problemi hai in campo nazionale. Mi è piaciuto il Siena a Roma, più di una volta mi ha fatto una buona impressione ed è allenato da un napoletano. Calaiò sta giocando benissimo ma l’anno scorso non fu così».
Non ha rimpianti per gli ex azzurri che stanno facendo bene altrove.
«Cigarini e Denis si stanno esprimendo su altri livelli, non ho rimpianti perché il rendimento dipende anche dai contesti. Anzi, possiamo dire facendo in discorso più generale che il Napoli sul mercato ha sempre sbagliato pochissimo nelle valutazioni».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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