Il sogno si spegne sul più bello. La Juve Stabia, che nel recupero colpisce una traversa con Danilevicius, paga lo scotto del noviziato contro un avversario esperto e cinico, capace di ribaltare il risultato nella ripresa con Dumitru e Tavano e di difenderlo, poi, in dieci. Una sconfitta che brucia, e non solo per l’arrembante finale, che lascia i gialloblù a meno uno in classifica per il punto di penalizzazione inflitto per irregolarità amministrative.
La matricola non si fa condizionare dalla paura. Giusto il tempo di prendere le misure, di subire in avvio i padroni di casa, che la Juve Stabia comincia a pungere puntando sulle ripartenze di Mbakogu e Savio Nsereko. Dopo dieci giri di lancette Danilevicius ribadisce in rete un pallone ribattuto dal palo sul colpo di testa di Mbakogu. Braglia, costretto a rinunciare all’infortunato Molinari e agli squalificati Colombi (tra i pali gioca Seculin), Cazzola, Danucci, Mezavilla e Raimondi, tiene fede al 3-4-3. Aglietti, invece, passa subito dal 4-2-3-1 al 4-4-2 per arginare le offensive stabiesi; poi complice l’infortunio di Cesaretti torna al modulo iniziale schierando Dumitru come terminale offensivo.
La Juve Stabia, in difesa guidata da Fabbro e a centrocampo illuminata da Davì, prova a imporre il proprio gioco e con Nsereko sfiora subito il raddoppio. Quando serve Danilevicius ripiega anche in difesa. Nel primo tempo l’Empoli fallisce almeno quattro occasioni: due volte con Tavano; le altre con Valdifiori e Saponara. Ma c’è anche spazio per assistere ai numeri di Scozzarella.
Nella ripresa l’Empoli parte a spron battuto. La Juve Stabia è messa alle corde ma non disdegna le ripartenze spesso innescate dall’ex Baldanzeddu e Scozzarella. Il pari arriva all’11’ con Dumitru. La squadra di Aglietti è un rullo compressore e così Braglia corre ai ripari: Biraghi e Tarantino rimpiazzano Nsereko e Zito mentre Mbakogu, subito pericoloso (19′), viene spostato a sinistra. I gialloblù rischiano spesso: Baldanzeddu (22′) sulla linea salva su Valdifiori. Ma il gol dell’Empoli è nell’aria: al 32′ Tavano, servito di tacco da Dumitru, raddoppia. Braglia amareggiato:
«Dobbiamo crescere, abbiamo commesso degli errori».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro