l colpo d’occhio mette insieme quello che c’è e quello che c’è da realizzare. C’è una Bagnoli già da Coppa America, ma rischia di rimanere solo un guscio vuoto. Gli americani che organizzano le regate hanno già scelto l’auditorium come proprio quartier generale, e in effetti si tratta dell’unica opera delle tante in dirittura di arrivo, già completata e collaudata. Per il resto manca poco (o molto, a seconda della prospettiva) e il peggio è che le opere già realizzate rischiano di deteriorarsi e di motire prim’ancora che nascano. È il caso del Parco dello Sport. Si estende per circa 30 ettari, con una forma a tre crateri, che riprende la morfologia tipica dei Campi Flegrei, dove si possono svolgere attività sportive ludico ricreative: calcio, calcetto, calciotto, rugby; tennis, pallacanestro, pallavolo, pallamano, atletica leggera, pattinaggio, hockey, mentre sulla circonferenza esterna si snodano piste ciclabili. L’opera è completata al 90 per cento ma i lavori sono stati sospesi a fine settembre 2010. E le strutture rischiano di deteriorarsi per mancanza di manutenzione visto che le ditte che attendono i pagamenti impegnano ancora gli impianti con i loro macchinari. Manca l’anello finale, ma in questo caso la Coppa America può accelerare l’iter. Infatti nel protocollo firmato dalle istituzioni locali è anche previsto lo sblocco dei fondi. Come conferma il presidente di Bagnolifutura Riccardo Marone:
«La Coppa America è un’occasione di rilancio straordinario per Bagnoli, e il presidente della Regione Caldoro si è impegnato a sbloccare i finanziamenti europei per le opere pubbliche ormai quasi completate».
Ma quali sono gli altri progetti bloccati seppure quasi terminati?
“Bagnoli Hub”
È il nuovo centro di servizi al turismo di Napoli, prima struttura dell’area occidentale, dedicata al leisure, al benessere, alla cultura e all’intrattenimento. Contiene un Auditorium di 300 posti, un centro welness di oltre settemila metri quadri, un coffee and wine bar da 400 metri quadri, un parcheggio per 600 posti auto, piazze pedonali ed aree esterne di 8.500 metri quadri. A maggio 2011 è stata effettuata la visita di collaudo finale. Il costo dell’intervento, al netto di Iva, è pari a 46 milioni di euro. Finora ne sono stati erogati 34.
Acquario tematico
È dedicato alle tartarughe marine, con funzioni scientifico-didattico e di sede espositiva, realizzato in uno dei siti di archeologia industriali vincolati, l’ex Impianto Trattamento Acque. I lavori si sono conclusi il 5 marzo 2011 e la struttura è attualmente in fase di collaudo. Il costo dell’opera è di 12,1 milioni di euro; degli 8,7 milioni finanziati dalla Regione con fondi POR 2000/2006 e 2007/2013, ne sono stati erogati 8,5.
Napoli Studios
È un polo multifunzionale per le produzione audiovisive e multimediali realizzato in uno dei siti di archeologia industriale, l’ex Officina Meccanica. Ospiteranno teatri di posa, sale costumi e spazi per scenografie, camerini, sale casting, sale visione. Il cantiere è stato aperto il 21 dicembre 2009 e sospeso il 23 marzo 2011, quando era giunto al 20 per cento delle realizzazioni, a causa del blocco nell’erogazione dei fondi da parte della regione Campania.
Parco Urbano
Il parco urbano, con la spiaggia e il porto turistico, svolge il ruolo di cerniera tra i quartieri di Bagnoli, Cavalleggeri e i nuovi insediamenti previsti dal «pua». Nel parco sono previste attrezzature sportivo-ricettive, la piazza dell’archeologia industriale, i giardini tematici con circa 4.000 piante, e il più grande roseto d’Europa che ospiterà circa 7.000 varietà differenti. L’Ue ha approvato un progetto globale da 199 milioni di euro e finanziato la prima fase pari a 76 milioni di euro.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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