L’attaccante del Manchester City, prossimo avversario del Napoli in Champions, sarà sentito come testimone dai pm di Napoli con ogni probabilità il 15 settembre, cioè all’indomani del primo match che gli azzurri sosterranno in Champions, a Manchester. Nessun rilievo penale. Come per Lavezzi, nessuna accusa viene mossa a Balotelli. Resta l’esigenza della Procura, di approfondire alcuni aspetti dei rispettivi rapporti con il ristoratore Iorio. L’attaccante della nazionele, già al centro di una informativa dei carabinieri di Castello di Cisterna del 2010, per la sua sortita a Scampia, dovrà spiegare le circostanze che lo hanno portato a Scampia. Sul fatto c’è un punto controverso. Da Londra, Balotelli ha fatto sapere di aver chiesto prioprio a Iorio di portarlo nella «gomorra» napoletana, per conoscere le condizioni di vita nella zona delle Vele di Scampia, dopo aver visto il film tratto dal racconto di Saviano. Una versione confermata dallo stesso Iorio (sentito come teste la scorsa primavera, prima degli arresti), che sembra smentita però da quanto dichiarato da due ex boss pentiti dei cosiddetti scissionisti di Secondigliano. A contraddire Iorio, dunque, i pentiti Biagio Esposito e Luca Menna, che hanno riferito che ad accompagnare Balotelli a Scampia sono stati esponenti del clan Lo Russo, su esplicita richiesta del boss in erba Antonio Lo Russo, quello immortalato mentre a bordo campo assisteva alle partite casalinghe del Napoli con una pettorina da giardiniere. Esposito e Menna insistono su un punto: la frequentazione attuale, recente, almeno fino al 2010, di alcuni soggetti del clan Lo Russo in una delle pizzerie del lungomare gestite da Iorio. È il punto cruciale dell’inchiesta sul riciclaggio, che batte la pista secondo la quale il network di ristoranti e pizzerie gestiti dagli Iorio (inizialmente in accordi societari con la famiglia Potenza) sarebbe stato favorito anche da investimenti del boss Salvatore Lo Russo (padre del trentenne Antonio Lo Russo). Sulla visita di Balotelli a Scampia ecco la versione dei pentiti: furono i Lo Russo ad accompagnare Marco Iorio e Balotelli a Scampia. Tutto nacque quando Antonio Lo Russo (indicato come «malato di calcio»), venuto a conoscenza della presenza del calciatore presso un ristorante di un “loro amico”, chiese che venisse portato al suo cospetto. Due pentiti, una versione ritenuta «convergente».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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