Prima il consiglio federale, poi l’assemblea della Lega di A trasferita per l’occasione a Roma, a due passi dalla Federcalcio. Oggi si decide se il campionato di A partirà regolarmente o se la prima giornata di sabato 27 e domenica 28 slitterà per lo sciopero che i calciatori non vogliono si chiami così. «Senza firma dell’accordo collettivo non scendiamo in campo» hanno però ribadito lunedì i loro rappresentanti sindacali.
E il «no» alla prima giornata è vicinissimo, perché i margini si fanno stretti. La Lega è infatti intenzionata a mettere due condizioni per la firma. E se la disputa su chi deve pagare il contributo straordinario di solidarietà è destinata a essere superata, più difficile è trovare la via d’uscita sull’art.7.
In Federcalcio si aspetta comunque con fiducia l’appuntamento e se piccoli aggiustamenti serviranno, si potranno anche fare. Ma c’è da fare i conti con l’Aic. Lunedì il presidente Figc, Abete, è uscito allo scoperto, fornendo l’interpretazione della norma sui fuori rosa: un parere che la Lega chiedeva prima di firmare. Poi, dopo il botta e risposta a distanza Abete-De Laurentiis, i presidenti hanno partorito questa linea: oggi in consiglio federale (dalle 11) Beretta e Cellino si diranno disposti a firmare l’accordo se ci sarà un accordo scritto che attesti come il contributo di solidarietà sia a carico dei giocatori. L’Aic lo ritiene superfluo, visto che il loro presidente Tommasi ha già chiarito che la supertassa i calciatori la pagheranno se il Parlamento la varerà. In ogni caso, scoglio superabile. La firma è così legata soprattutto sui due punti da modificare sui fuori rosa: Abete chiarisca meglio cosa intende per allenamenti in prima squadra in rose da 40-50 giocatori, e la durata delle «ragioni tecniche temporanee» per allenamenti differenziati.
Una porta pericolosa, secondo l’Aic, che costringerebbe Abete a riscrivere il parere (tra l’altro solo di indirizzo in caso di contenziosi). Ma, è convinzione in via Allegri che si farà di tutto per evitare il peggio.
«La disputa della prima giornata sarebbe una vittoria per tutti» è intanto il pensiero di Albertini, vicepresidente Figc in conto Aic. L’ipotesi di commissariamento è intanto tramontata con la saldatura tra A, B e Lega Pro, e non ci sono i tempi. L’Aic è comunque pronta a proclamare già da stasera lo sciopero se non si troverà una via d’uscita. In questo caso tutto ricomincerebbe dala settimana prossima.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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