Mentre studiava un ruolo alternativo da vice Callejon, che gli avrebbe procurato maggiori opportunità di quelle offerte nell’affollato spazio di interno di centrocampo, ecco che per Marko Rog si apre una finestra che potrebbe fargli collezionare minuti in più e mostrare finalmente il suo valore. Non è un’occasione felice, visto che arriva dall’infortunio di Allan, che lo terrà lontano dal campo per tre settimane. Il brasiliano salterà il ritorno di Champions contro il Real Madrid al San Paolo: sospetta distrazione muscolare di primo grado dell’adduttore il responso dell’esame clinico per Allan, che oggi si sottoporrà ad altri accertamenti. Così a centrocampo ci vorrà sicuramente un’alternativa per far respirare Zielinski, che a Verona ha firmato il 3-0 – con l’aiuto fondamentale di Spolli – ma che a Madrid non aveva brillato. Rog è in rampa di lancio, ovviamente se Sarri non gli preferirà l’esperienza di Giaccherini. Andando a spulciare nello score stagionale del ventunenne croato c’è poco materiale da portare a galla, nonostante Rog sia stato pagato dal Napoli poco meno di 15 milioni di euro per sottrarlo alla concorrenza. Per Rog solo cinque gettoni in campionato, per 72 minuti in totale (mai dall’inizio), più una presenza in Coppa Italia e una in Champions, i dieci minuti finali a Lisbona al posto di Insigne, mentre a Madrid non era neanche in panchina. Pochino, per un giocatore che era nel mirino dei club europei più importanti. E che, mentre il Napoli lo attendeva, segnava tre gol in sei partite nei preliminari di Champions con la Dinamo Zagabria, il club da dove proviene. Negli occhi dei tifosi anche le prove offerte con la Croazia agli Europei. In un centrocampo con due mostri sacri come Modric e Rakitic, non a caso pilastri di Real Madrid e Barcellona, per tacere di Kovacic e Badelj, Marko si era conquistato il suo spazio, fino a partire titolare contro la Spagna. «È un fuoriclasse», dice di lui il ct biancorosso Cacic. Qui invece l’impiego del croato, aiutato nell’inserimento nel Napoli dal connazionale Strinic, è diventato il primo «casus belli» nel rapporto tra De Laurentiis e Sarri.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro