Cavani in campo con l’Uruguay. A Montevideo è arrivato in compagnia della moglie Soledad e del piccolo Bautista e ieri pomeriggio si è aggregato al gruppo. Venerdì c’è la partita con la Bolivia per la qualificazione mondiale e il Matador vorrebbe esserci.
«Spero di giocare, non ho potuto farlo sabato con il Napoli anche se ci ho provato fino all’ultimo, però ho molto ottimismo di poter giocare contro la Bolivia».
Il Napoli ha raccomandato estrema cautela alla federazione uruguaiana. La società azzurra ha inviato una documentazione medica per attestare le condizioni del Matador consigliando ancora sette giorni di terapie per evitare che possa riacutizzarsi la distorsione alla caviglia destra accusata contro il Villarreal. Il Matador ha precisato le sue condizioni al Diario El Pais.
«L’evoluzione dell’infortunio mi sembra buona, non mi è stato possibile giocare sabato contro l’Inter. Credo che con questi giorni di lavoro posso recuperare per la partita di venerdì».
Il medico della Federazione uruguaiana Pan ha controllato le condizioni di Edinson:
«Non si tratta di una lesione grave, dal punto di vista della diagnosi, non sono certo se potrà giocare perché dipende dall’evoluzione»,
ha dichiarato. La situazione sarà monitorata a distanza del medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola, che si terrà in contatto con lo staff sanitario uruguaiano. Poi l’ultima scelta la farà Oscar Tabarez.
«È un giocatore importante. Bisogna aspettarlo fino a quando è possibile. Per fortuna siamo abituati a lavorare con poco tempo a disposizione. Abbiamo molta fiducia nel nostro potenziale»,
ha annunciato Tabarez.
Il Napoli auspica che Cavani possa essere in campo solo per la seconda partita dell’Uruguay, quella in programma martedì prossimo ad Asuncion contro il Paraguay e che invece venerdì a Montevideo contro la Bolivia possa andare al massimo in panchina. Edinson è molto legato all’Uruguay, tra l’altro deve ancora smaltire la rabbia di aver giocato poco in Coppa America per l’infortunio al ginocchio subito nella seconda partita di qualificazione, il trionfo finale e il suo parziale utilizzo nella finale contro il Paraguay servirono a restituirgli il sorriso. E poi il Matador è uno che vuole giocare sempre e lo ha dimostrato anche la scorsa settimana quando si rimise in piedi in tempo record cercando in tutti i modi di essere in campo sabato a Milano contro l’Inter, provò fino all’ultimo prima di arrendersi consigliato dallo staff medico azzurro.
«A Napoli sto benissimo, segnare è sempre molto importante per un giocatore, i napoletani mi stanno dimostrando un grandissimo affetto ogni giorno».
Parla anche del sogno scudetto Cavani.
«Lottare per lo scudetto è uno dei miei sogni, ma in questo momento sto pensando solo all’Uruguay, a queste due partite in programma. Il nostro obiettivo quest’anno è la qualificazione diretta ai prossimi Mondiali. Adesso siamo temuti e ogni formazione che gioca contro di noi lo fa come se fosse una finale».
Tutti in ansia per il Matador e per le sue condizioni, troppo importante riaverlo al massimo quando si riprenderà contro il Parma e in Champions League con il Bayern Monaco.
«Conoscendo Edi vorrebbe scendere in campo con la sua nazionale, voleva farlo a tutti i costi anche con il Napoli contro l’Inter. Il medico dell’Uruguay e lo staff sanitario azzurro prenderanno la giusta decisione»,
dice Claudio Anellucci, uno dei suoi procuratori. Quello più attento di tutti è il presidente De Laurentiis che a più riprese ha espresso il suo concetto sulle convocazioni degli atleti di club per le nazionali. Già in estate aveva fatto sentire la sua voce alla Federazione uruguaiana dopo l’infortunio subito dal Matador nella gara contro il Cile, avvisando i medici della Celeste e il selezionatore Tabarez di non utilizzarlo se non in perfette condizioni. Si scatenò una querelle a distanza mentre il Napoli era in ritiro a Dimaro. Stavolta Cavani dovrebbe andare in panchina con la Bolivia e giocare contro il Paraguay.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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