Ha cambiato abitazione, dalla zona flegrea alla collina del Vomero, un mese fa dopo il furto nella villetta di Bacoli. Le attenzioni e l’affetto dei vicini di casa sono le stesse. Ieri mattina, davanti all’appartamento a due piani in via Tasso, Cavani ha trovato un ficus e i fiori confezionati da Antonio Artiano, accompagnati da messaggi d’amore per lui, la moglie Soledad e il figlio Bautista. Edy ha pregato a lungo, dopo i due gol al City. «Perché è la fede che mi dà la forza, anche questa vittoria l’ho dedicata al Signore». E alla “famiglia” rappresentata dai tifosi napoletani che si sono subito innamorati del Matador. La forza dei gol e l’effetto di un calciatore galantuomo, misurato nelle parole e nei gesti, anche se in campo diventa un duro. È sempre pronto al confronto fisico con gli avversari, ne sa qualcosa Chiellini, che tra cinque giorni arriva a Fuorigrotta con la Juve: c’è stato un brusco faccia a faccia tra i due nell’amichevole Italia-Uruguay all’Olimpico. «Ma io non penso alla Juve, né al Villarreal o alla qualificazione Champions. Il prossimo avversario è l’Atalanta e vogliamo vincere». La sfida ai nerazzurri imbottiti di ex, tra stanza dei bottoni (il dirigente Marino) e campo (l’attaccante Denis e il centrocampista Cigarini), è stata lanciata dopo la doppietta al City.
«Il momento più esaltante della mia esperienza a Napoli? È stata più importante la tripletta di gennaio alla Juve».
Ne vorrebbe confezionare un’altra per Buffon.
Cavani ha abituato bene il Napoli e i suoi tifosi. Nella prima stagione ha avuto una media da Scarpa d’oro: 26 reti in campionato e titolo di vicecapocannoniere, meglio ha fatto soltanto Di Natale; 7 in Europa League. Ecco perché il sofferto inizio – subito cinque reti a City, Milan e Villarreal prima dello stop, causato anche da un infortunio – non aveva preoccupato né i tifosi né i due procuratori romani che lo seguono da anni, Anellucci e Triulzi.
«Ho mantenuto la serenità, cercando di essere utile alla squadra e non solo a me stesso».
Sul futuro nessun dubbio: «Sono del Napoli, qui sto bene». Da respingere al mittente eventuali assalti di club spagnoli e inglesi. De Laurentiis è stato chiaro l’altra sera a proposito dei suoi gioielli:
«Mansour dovrebbe spendere molto di più di quanto ha investito quest’anno, ma io non vendo nessuno».
A Castelvolturno si è creata una piccola “task-force” per aiutare Edy a risolvere i problemi di condizione fisica. Lui ha saltato la preparazione precampionato perché impegnato in Coppa America, poi si è sottoposto a viaggi transoceanici per gli impegni con la Celeste ed ecco che lo staff di Mazzarri e quello del medico sociale De Nicola hanno messo a punto un piano per ridurre stanchezza e rischio di infortuni. E adesso, ritrovate la via del gol e la verve, il Matador è pronto per le grandi sfide. «Il Napoli ha progetti ambiziosi, vogliamo giocare fino in fondo le nostre carte su tutti i fronti, anche in coppa Italia». Niente fa paura a Cavani, il bomber che è sempre l’uomo dei sogni.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro