Rieccolo Cavani. Come prima, più forte di prima, più forte che mai. Una tripletta, tanto per gradire. Tre gol per affossare il Milan, specialità della casa. L’anno scorso in campionato ne segnò tre alla Samp, alla Juventus e alla Lazio, tutti al San Paolo. In Europa tripletta all’Utrect in Olanda, partita di Europa League. Adesso tocca ai campioni d’Italia. Tre gol, un’esultanza interminabile, nel primo tempo per festeggiare primo e secondo gol sotto la curva A, nella ripresa la lunga corsa sotto la B. Poi, a fine partita, si porterà a casa il pallone della tripletta: un premio più che meritato. In campo la gente urla «Edinson Cavani» dopo ogni gol e il Matador a ringraziare il popolo napoletano e a cantare insieme ai tifosi a fine partita.
«È bellissimo vedere questo stadio cantare ‘O surdato ‘nnammurato. Sono da un anno qui per forza l’ho imparata».
Una vittoria pesantissima, il Napoli mette sotto il Milan e raggiunge in testa della classifica Cagliari e Juve.
«Lo sappiamo quali sono i nostri limiti, dobbiamo continuare a lavorare sodo come stiamo facendo. Stasera abbiamo dato un segnale forte al campionato, ma ora pensiamo al Chievo».
Solitamente pacato l’uruguaiano, stavolta si lascia un po’ andare. Abbiamo dato un segnale forte al campionato: la sua dichiarazione è tutta un programma. Si riparte con Cavani e con lo stadio San Paolo tutto per lui. Clienti scomodi dall’altra parte, Nesta e Thiago Silva che avevano fronteggiato Messi e il Barcellona, nulla hanno potuto contro il Matador. Tre gol, uno più bello dell’altro, Edinson sfoggia tutte le sue qualità, soprattutto la straordinaria freddezza sotto porta. Stavolta a pagare è il Milan, squadra che l’anno scorso Cavani non era riuscito a colpire. Il primo gol, sicuramente il più importante perchè ha consentito al Napoli di replicare subito a quello del Milan. Neanche il tempo di ragionare per i rossoneri, Cavani ha colpito subito, a freddo, un destro al volo velenoso, un rasoterra micidiale: colpito e affondato Abbiati. Il secondo gol lo divide a metà con Gargano, autore di una cavalcata lunga tutto il campo, assist preciso sul destro del Matador: poi ci pensa lui a piazzarla sul primo palo. Il terzo gol da opportunista, stavolta cambia piede e usa il sinistro. Arriva un pallone sporco ai limiti dell’area e lui come al solito lo trasforma in oro: conclusione forte e precisa nell’angolo.
I gol ma non solo. Una prestazione di grande spessore, il Matador è tornato, generoso, fisicamente a posto. Si fa vedere anche in difesa dove allontana palloni pericolosi di testa e fa recuperi importanti, risolvendo situazoni ingarbugliate. E poi si propone a tutto campo, alza la testa, ragiona: ultima chicca un assist a Lavezzi che meritava migliore fortuna. Un campione Cavani, il campione. Già capocannoniere con tre reti, superato Di Natale a quota due: si rinnova la sfida dell’anno scorso. La stagione scorsa andò bene a Totò, due gol in più del Matador che si fermò a 26. Adesso la corsa è appena ricominciata. Cavani c’è, il Napoli riparte dai suoi gol per inseguire il sogno scudetto. Battuto il Milan, azzurri in testa alla classifica. Di tutto di più in questa magica notte del San Paolo. La prima.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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