L’ex presidente della Lega, della Federazione e del Coni, tuttora membro del Comitato olimpico internazionale Franco Carraro, ha innanzitutto voluto salutare Napoli e i napoletani con un messaggio distensivo rispetto ai fatti del 2004, quelli che hanno coinvolto il club azzurro portandolo fino al fallimento. «Ho sofferto tanto per aver preso delle decisioni sgradevoli per il Napoli, ma io ho solo cercato di applicare il regolamento. È stato brutto e molto difficile non poter più venire da queste parti ed ora sono davvero felice di poterci essere», ha detto Carraro, quattordici anni fa presidente della Figc. Il suo è un libro che spazia. Dal calcio alla politica, dalla televisione alla vita privata dell’autore che racconta e si racconta senza troppi giri di parole. Schietto e diretto. Senza perdersi in inutili giri di parole. Raccontandosi a tutto tondo, tra gioie e dolori, ma anche tra i tanti amici che hanno caratterizzato la sua vita.
Tra questi, certamente l’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, intervenuto anche lui all’evento di ieri. «Franco è innanzitutto un amico. E ci sono tanti episodi che potrei raccontare della nostra amicizia. Come quando non ero più presidente del Napoli ed ero intenzionato a comprare un’altra squadra. Mi chiamò subito per dirmi che non avrei mai potuto tradire la mia napoletanità». E poi ancora. «Ha anche provato a farmi riprendere il Napoli dopo il fallimento. Ma in quel caso io feci finta di non capire la sua offerta». Amici veri, amici sinceri. «In realtà provò anche a farmi vendere Antonio Juliano al Milan, ma io non l’ho mai preso in considerazione».
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