«Secondo me possono giocare tranquillamente tutti e quattro insieme: il Pocho, Pandev, Hamsik e Cavani».
A sponsorizzare la nuova edizione dei «Fantastici Quattro» ci pensa dal Brasile, Antonio Careca, l’attaccante che con la maglia nel Napoli ha segnato 73 gol, formando il tridente più favoloso della storia azzurra che, a seconda delle varianti, veniva ribattezzato Magica (se c’era Giordano) o Macaca (quando poi spuntava là in mezzo Andrea Carnevale). Il terzo, pardon il primo, ovviamente era Maradona.
Allora si può fare?
«Pandev è un giocatore atletico ed ha resistenza. Uno che si adatta facilmente alle caratteristiche dei compagni. Questo può aiutare nel modulo offensivo del Napoli che, sinceramente, mi affascina davvero tanto».
Pure se manca un giocatore come il Pibe?
«Beh, sia pure con le debite differenze, Lavezzi ha un po’ di imprevedibilità che aveva Diego: salta l’uomo, crea superiorità numerica. Insomma, è bravo».
Però bisogna farli giocare. Tutti e quatto insieme e lì davanti?
«Tutto dipende dalla voglia di sacrificarsi che hanno gli attaccanti. Cavani mi pare uno che ha un grande voglia di rincorrere gli avversari, se anche Lavezzi impara a farlo la cosa è praticabile: come si dice, dovranno imparare a fare i terzini. Altrimenti è un gran casino. Noi facevamo così: a turno o io o Andrea (Carnevale, ndr) oppure Bruno Giordano inseguivamo qualcuno. In questa maniera c’era molto più equilibrio, altrimenti si è scoperti e arrivano i guai».
Il ruolo chiave dovrà essere quello del Pocho?
«È ovvio che tocca a Lavezzi giocare un po’ più indietro. Peraltro lui gioca molto meglio quando parte più dietro rispetto agli altri».
Funzionerà?
«Non lo so, ma non è impossibile. Ma a patto che Inler, Dzemaili, Gargano si facciano il mazzo là in mezzo».
Quello che toccava fare a Bagni, De Napoli, Crippa e così via dicendo.
«Perfetto. Ho reso l’idea. Erano loro il cuore della squadra, i polmoni che consentivano a me e a Diego di fare tanti gol».
Gli azzurri possono vincere lo scudetto?
«Il Milan è più forte, ma subito dopo c’è il Napoli. E più indietro Juventus e Inter. Insomma, sì».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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