Hysaj con Sarri, che era stato anche il suo tecnico ad Empoli e lo avrebbe voluto volentieri al Chelsea, giocava sempre, uno dei suoi titolarissimi sia in campionato che in Champions League. Una pedina fissa, a suo agio nei vecchi movimenti, ora la difesa a quattro è posizionata in campo un po’ più alta rispetto al sistema di gioco di Ancelotti. Rendimento costante, attenzione in fase difensiva, impreziosito da un contributo nella spinta sulla fascia, compito però che già nello scorso campionato spettava più sul lato sinistro a Mario Rui. Quest’anno il suo rendimento è calato e già la partenza non è stata positiva come nelle precedenti stagioni con Sarri. Il terzino albanese dopo aver giocato la partita di esordio del Napoli in Champions League a Belgrado contro la Stella Rossa è poi finito in panchina nelle altre cinque partite e da laterale basso a destra è stato schierato Maksimovic. Sta giocando meno rispetto agli scorsi, 15 presenze in campionato e tre in Champions League. A destra è aumentata la concorrenza con l’arrivo del francese Malcuit, schierato dal primo minuto nell’ultimo match dell’anno al San Paolo contro il Bologna. Hysaj è stato tra quelli del vecchio gruppo finora meno brillanti.
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