Non basta il quarto d’ora finale tutto cuore del Napoli, la zona Mazzarri si rivede ma funziona solo a metà contro il Siviglia. Gli azzurri steccano il primo test vero in proiezione Champions League. L’assalto finale degli azzurri produce il gol di Hamsik su rigore e qualche altro brivido, soprattutto c’è la conferma del carattere di un gruppo che non molla mai e questo nonostante le difficoltà oggettive rappresentate da una differente condizione atletica. Partita vera, addirittura nervosa con entrate dure e mischie che si accendono in campo. Tutt’altro che un’amichevole di inizio estate, il Napoli finisce in nove per le espulsioni di Maggio e Lucarelli, il Siviglia in dieci per il rosso a Spahic. Troppo evidente la differenza di preparazione, gli spagnoli in questo momento sono decisamente più avanti. Il preliminare di Europa League è vicino: stanno meglio gli uomini di Marcelino e si vede quando allungano il pallone e cercano la velocità nell’uno contro uno. Il Napoli è organizzato ma viaggia a un ritmo più lento. Bene la diga di centrocampo, soprattutto Donadel, energico negli interventi, rapido nel distribuire i cambi gioco, bravo a farsi trovare pronto sulle ribattute e a provare il tiro dal limite.Meno brillante Inler che prende coraggio con il passare dei minuti e in avvio di ripresa fa vedere anche il tiro dalla distanza. Funziona soprattutto la fascia sinistra, quella dove c’è Dossena. Questo contro il Siviglia è un esame vero anche per la difesa. Cannavaro regge con l’esperienza, lo supporta discretamente Fernandez, Britos è in crescita ma anche stavolta non impeccabile. Esame vero per Rosati, il vice De Sanctis. Impatto non proprio irresistibile per l’ex portiere del Lecce: sul gol dell’1-0 di Coke (18′ pt) c’è la sua vistosa complicità, la respinta a mani aperte sulla punizione dal limite di Jesus Navas lascia a desiderare. Pronto invece in altre occasioni, vedi la respinta in tuffo sul tentativo in diagonale rasoterra di Manù(24′).Altri due brivi di Rosati li corre con Kanoute:al 7′ fuori di un soffio il suo tiro a porta vuota e al 22′ il colpo di testa finisce alto di pochissimo. La partenza del Napoli nella prima frazione è sprint, gli azzurri costruiscono la prima azione pericolosa dopo appena tre minuti, tra l’altro una trama spettacolare: Dossena cerca e trova Mascara che si coordina e al volo tira un siluro, straordinario nella respinta il portiere del Siviglia. Per il resto poche altre fiammate, meglio gli spagnoli che vanno in vantaggio e sfiorano il raddoppio. Nel secondo tempo il Napoli riparte forte: si sveglia Santana con un numero, Alexsis lo mette giù un metro fuori dall’area di rigore. Si sveglia anche il pubblico e gli azzurri diventano più arrembanti con Hamsik finalmente in partita. Entra anche Zuniga, esordio stagionale per il colombiano. Il Siviglia però appena si riaffaccia in attacco fa malissimo: Kanoute (18′ st) tutto solo controlla e batte Rosati, nonostante il tentativo del portiere di rimediare con un grande intervento. Entrano Lucarelli, Dzemaili e Aronica, gli azzurri reagiscono e segnano il gol dell’1-2: il carattere c’è ma stavolta non è sufficiente. Il Siviglia vince,ora gli altri due esami di spagnolo con Maiorca e Barcellona. E la grande attesa per il ritorno di Cavani e Lavezzi.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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