Ernesto Bronzetti è un personaggio-chiave nel circo del pallone: consulente del Real, poi del Milan, poi ancora a Madrid. Tutti, proprio tutti, lo considerano il numero uno del mercato.
E’ vero che tra i suoi compiti c’era quello di portare Lavezzi al Real?
“No, la richiesta a De Laurentiis non l’ho fatta io”.
Dunque, Mourinho voleva il Pocho?
“Dopo aver sondato l’Udinese per Sanchez il club madrileno ha bussato alla porta del Napoli, penso offrendo una ventina di milioni. Ma il presidente è stato chiaro con tutti: non vende i suoi pezzi migliori”.
Questa è una bella notizia. Neppure Hamsik, dunque?
“Credo proprio di no. Credo che De Laurentiis non cederà il suo centrocampista per nessuna offerta al mondo”
E le famose strategie di Raiola non sono un’insidia?
“Ma lo slovacco non è Ibrahimovic: altra cultura, altri valori, poi attaccamento alla maglia. Ho l’impressione che certi comportamenti con il presidente del Napoli non funzioneranno”.
E se andasse lo stesso alla carica?
“Questa volta Raiola sbatterà davvero il muso contro un autotreno. Sotto questo aspetto il presidente del Napoli è uno che non molla facilmente”.
Allora, Bronzetti, non è che fa da tramite per portare al Napoli uno dei campioni del Real?
“Non è facile. Ma non certo per l’appeal di questa società o di questa città. Io l’ho detto recentemente a qualche giovane calciatore: tra il Manchester City e il Napoli io non avrei dubbi ad andare a giocare nel Napoli”.
Chi sono questi giocatori?
“Per carità, non me li faccia dire”.
Non è che sta esagerando?
“Affatto. Il Napoli è una società con i conti sani, che rispetta il fairplay finanziario e che giocherà la Champions League. Senza dubbio è tra i top club d’Europa”.
E allora perché uno come Inler tentenna?
“Quando uno fa così io lo lascerei perdere. Non capisco perché gli stiano ancora dietro”.
Anche qualcun altro ha delle esitazioni per la storia dei diritti d’immagine.
“Al Real si fa così, si tratti di Cristiano Ronaldo o di uno della cantera: si offre il 50 per cento. Impossibile per i club trattenere il 100 per cento”.
Perché?
“Anche per non dare alibi ai giocatori: se non guadagnano nulla di più sono sempre pronti a inventare mille scuse per non fare una cosa. Pure se è sul contratto”.
Consigli al ds Riccardo Bigon?
“Non ci penso neanche. E’ bravissimo, si muove molto bene e con grande riservatezza. Una battuta? Meglio lui del padre allenatore”.
E De Laurentiis?
“Costruisca il prima possibile uno stadio di proprietà. Faccia come ha fatto la Juve che grazie a questo investimento entro due anni tornerà al vertice. Posso darne anche un altro?
Dica pure, prego.
“Non si lasci sfuggire Lamela. E’ fortissimo”.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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