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IL MATTINO – Beretta si difende: ingorghi inevitabili per gli impegni europei

 La clamorosa contestazione vista dagli addetti ai lavori Braida: momento di goliardia.

Linguaggio colorito, poi la fuga in sella al motorino volante (e senza casco)quasi come in una scena di uno deisuoi film,magari da titolare«Contestazione del sistema calcio». La rabbia di Aurelio De Laurentiis tiene naturalmente banco durante e nel dopo-sorteggio del calendario. Dopo qualche perplessità e sorrisio inevitabili i commenti, anche se nessuno vuole affondare il coltello…Cauto il presidente di Lega, Maurizio Beretta, che in parte giustifica persino la clamorosa protesta:«De Laurentiis – sottolinea – tanto bene sta facendo nel calcio, e nel calcio resterà. Ha manifestato un forte dissenso per il calendario, che sin dal momento della presentazione costituisce un argomento di confronto e dibattito». Poi precisa: «Pensiero condivisibile, ma non era facile venire incontro alle sue richieste: le variabili sono tante con ben sette squadre impegnate nelle competizioni europee e realizzare un calendario nel quale si realizzino tutte le aspettative non è una cosa facile». Non troppo dissimile il commentodel presidente Federcalcio, Giancarlo Abete: «È la testimonianza di quanto i grandi club considerino importante il calendario e il campionato». Una sfuriata comunque figlia di un sorteggio «che non avrebbe rispettato gli impegni europei del Napoli». «Anche se aveva avuto un colloquio in Lega manifestando le esigenze della squadra per la Champions, un sorteggio resta sempre un sorteggio» spiega il dt dell’Atalanta Pierpaolo Marino. Poi, il direttore generale del Milan Ariedo Braida prova a riportare un po di calma: «È stato un momento di goliardia, sono cose che si superano». Anche il presidente del Cagliari Massimo Cellino, che aveva tentato di trattenere il patron azzurro evita qualsiasi polemica: «Se ha qualcosa da dire la dica». Il paradosso? Che in una serata tanto attesa, alla fine, il calendario 2011-2012 di serie A è passato in secondo piano e a commentarlo per la propria squadra non sono in molti. «Sulla carta il nostro calendario è abbastanza facile -spiega il dg juventino Beppe Marotta –ma gli avversari sono motivati e non c’è il gap presente in altri campionati». Alla fine anche un monito sindacale da Damiano Tommasi, segretario dell’Aic: «Il campionato partirà quando l’accordo collettivo sarà concluso. Non è quello che ha detto anche Beretta?». Come a dire, torna la minaccia di sciopero. Ma ieri era la serata di De Laurentiis.

 

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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