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Il Matagol è sulla scia di Messi e di Ibra «Il Napoli entrerà nella storia»

Lo svedese ha segnato più gol nel Psg giocando un match in più

Il fenomeno Cavani è ormai sempre più di dimensioni mondiali. L’uomo delle sei triplette con il Napoli, l’attaccante dei 72 gol in 101 partite con la maglia azzurra, l’uruguaiano dei record che vuole raggiungere le 115 reti di Maradona, cioè il primato assoluto dei bomber azzurri lontano ora 43 reti. Nella classifica dei cannonieri del Napoli è settimo, il prossimo obiettivo è Savoldi a quota 77.
Il Matador che sogna grandissimi traguardi da raggiungere con la maglia del Napoli. Anzi il grandissimo traguardo, quello che non nomina mai nei suoi discorsi. «Vorrei lasciare a Napoli un segno per sempre», il concetto che ripete spesso Edinson. «Vogliamo lottare per qualcosa d’importante e prepariamo ogni gara come fosse una finale», ha ricordato l’uruguaiano dopo il trionfo sulla Lazio, l’ennesima partita in cui si è portato il pallone a casa per la tripletta segnata a Marchetti.
Una macchina da gol perfetta, i numeri del 2012 sono stratosferici, esattamente come quelli del 2011. Restano lontani solo i fenomeni Messi (38 gol nel 2012 solo nella Liga) e Cristiano Ronaldo. Poi però c’è sempre più il Matador, ormai tra i bomber più forti e continui dei campionati europei. Migliorata ancora la media nell’anno solare: le reti sono 31, comprese quelle con la nazionale uruguaiana. Con il Napoli ha segnato 26 reti nel 2012 (14 nello scorso campionato, 5 in coppa Italia, 1 in Champions League, 1 in Supercoppa e 5 in questo campionato) Edinson lotta spalla a spalla con gli altri grandissimi bomber dei campionati europei, con le altre stelle del momento come il colombiano Falcao dell’Atletico Madrid. Cavani un vero top player del calcio europeo e mondiale, con un contratto da top player sottoscritto con De Laurentiis, accordo fino al 2017 e clausola rescissoria da 60 milioni. Capocannoniere in Italia con cinque gol in cinque partite, Ibrahimovic è a quota sette con il Psg in sei partite, Messi del Barcellona è il re della Liga con 6 gol, Mandzukic del Bayern Monaco comanda in Bundesliga con 5 reti, stessi gol di Van Persie del Manchester United, il re in Premier League.
Lotta gomito a gomito con gli altri bomber del campionato italiano e con quelli europei. Di Natale lo ha beffato per due anni, ora Totò è in ritardo e l’Udinese un po’ in difficoltà, Cavani ne ha approfittato per allungare e cercherà quest’anno di salire lui sul trono dei bomber. Instancabile il Matador, indistruttibile. Segna tanto e con le triplette affonda soprattutto le grandi. Un attaccante moderno, universale, non pensa solo a far gol ma pressa, difende, torna a dare una mano ai compagni e sui calci d’angolo avversari va sul primo palo a saltare di testa per liberare l’area di rigore. Una tripletta che poteva essere poker, il primo con la maglia del Napoli, fatale l’errore del dischetto, il primo dell’anno, dopo quello realizzato al Parma. L’ultima sfida del Matador è proprio quella di migliorare la media dagli undici metri, solo sul dischetto diventa «umano». Per il resto è un fenomeno della natura e segna in tutti i modi, due reti di destro e uno di sinistro contro la Lazio. Imprendibile, difficilissimo da marcare, completo, veloce, furbo.
Il vero top player del campionato italiano adesso è lui. Ora che Ibra è al Psg i riflettori sono puntati soprattutto sul Matador, l’attaccante del momento che già punta la prossima sfida quella contro la Samp, una sua rete regalò l’ultimo successo (2-1) agli azzurri nel 2010. Poi riposerà in Europa League contro il Psv per essere di nuovo al massimo nel posticipo al San Paolo contro l’Udinese. Poi ripartirà ancora con la nazionale uruguaiana per le sfide di qualificazione per i prossimi mondiali in Brasile, prima del grande scontro alla ripresa contro la Juventus. Il 20 ottobre, una di quelle date che Cavani avrà cerchiato in rosso sul suo personalissimo calendario.
Una giornata di complimenti, tra i più belli quelli di Gargano. «Sono contento per i suoi gol e per il fatto che il Napoli è al primo posto, a Napoli c’è Hamsik e ci sono tutti i miei ex compagni ai quali sono molto legato».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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