La manita di Messi ha lasciato un segno, che fa male, ma Edinson Cavani l’ha già trasformata in una motivazione in più. “Proveremo a rifarci subito, in campionato. Ho tanta voglia di ricominciare. Io e il Napoli abbiamo delle aspettative importanti”, rilancia la sfida il Matador, reduce dal trionfo estivo in Coppa America con il suo Uruguay. “Ho ancora fame di vittorie, nessun appagamento. I sogni non finiscono mai”.
Domenica si riparte: pensa pure lei che la serie A sia un po’ in declino, Cavani?
“No, il campionato italiano resta il più bello del mondo. Pure in Spagna, Germania e Inghilterra ci sono grandi squadre, ma si gioca in maniera più disinvolta e le difese sono molto meno forti. In serie A, invece, ci sono più tatticismo e soprattutto un maggiore equilibrio: non esistono vittorie facili. Ed è questo che mi piace di più”.
L’addio di campioni come Sanchez e Pastore rimane un pessimo segnale, però…
“La partenza di qualche stella non impoverirà il calcio italiano. E poi il mercato è ancora aperto e sono certo che stanno per arrivare altri fuoriclasse, che prenderanno il posto di quelli che sono andati via”.
È ai saluti anche Eto’o, che ha preferito i milioni della Russia all’Inter…
“Eto’o sta facendo una scelta soprattutto di natura economica, è vero, ma è una sua decisione e penso che debba essere rispettata. I soldi che gli hanno offerto sono tanti ed è difficile rifiutarli, specialmente quando si è partiti da lontano per arrivare al top”.
E lei, Cavani: che scelta avrebbe fatto, al posto di Eto’o?
“Io ho 25 anni, tutta una carriera davanti e priorità diverse. Alla mia età do più peso alla qualità della vita e all’affetto della gente che mi circonda. Mi piace sentirmi bene nella città dove abito. I napoletani mi coccolano ed è meraviglioso sentirsi così amati. Mi piacerebbe soltanto avere un po’ di privacy in più, per stare con la mia famiglia”.
Il terzo posto del campionato scorso ha aumentato le aspettative intorno al Napoli?
“Dovremo avere motivazioni enormi. Lasciamo da parte il terzo posto dello scorso campionato e ripartiamo da zero, per dimostrare che non siamo saliti lassù per caso. Ci aspetta un’altra stagione affascinante, con una straordinaria avventura in più che si chiama Champions League. I nostri punti di forza saranno sempre gli stessi: l’allegria e la grande amicizia che regnano nel nostro gruppo. Il Napoli è una squadra unita”.
Basterà per competere ancora con le prime?
“Prevedo un altro campionato molto equilibrato, come lo è stato quello scorso fino a otto giornate dalla fine. Il Milan resta favorito. È una squadra costruita per vincere e lottare sempre lassù, al vertice. I rossoneri faranno di tutto per difendere lo scudetto”.
E l’Inter?
“Senza Eto’o, ci rimetterà parecchio. Samuel è un attaccante che ha sempre fatto la differenza. Se però Moratti lo sostituisce con uno dei nomi che sento in giro, magari Forlan, i nerazzurri ci rimetteranno molto meno e rimarranno da scudetto”.
Poi ci sono Juventus e Roma, giusto?
“Hanno grandi aspettative, dovremo aspettare la prima metà del campionato per capire dove potranno arrivare”.
Il Napoli ha cambiato molto meno: è un vantaggio?
“Sì: la nostra arma in più potrà essere la continuità. È stato molto importante, per il Napoli, aver confermato tutti i suoi campioni e la squadra del campionato scorso. Ripartiremo da un sistema tattico che ci ha già dato grandi soddisfazioni. Mazzarri ci chiede di non rinunciare mai a giocare, nemmeno contro gli avversari più forti. È la strada giusta per essere competitivi, a patto di metterci la giusta convinzione”.
Nell’amichevole contro il Barcellona non se n’è vista tanta, per la verità…
“Siamo ancora un poco imballati dai duri allenamenti e si può sempre migliorare, anche con l’innesto dei nuovi acquisti. Ma le prime sensazioni restano buone, aldilà della brutta parentesi di Barcellona”.
Cinque gol subiti e nessuno segnato: a Mazzarri servirà subito il miglior Cavani…
“Sono contento di poter giocare nel mio ruolo preferito, da prima punta. In Nazionale mi sono sacrificato un poco e sono pronto a farlo anche nel Napoli, perché mi piace dare una mano ai miei compagni di squadra. Ma sono nato per essere un attaccante”.
Quarto al mondiale in Sud Africa, terzo con il Napoli in campionato, secondo nella classifica dei cannonieri e primo nella Coppa America: dove vuole arrivare, Cavani?
“Ho tanta voglia di vincere con il Napoli, dopo un anno che mi ha regalato delle grandi soddisfazioni. Ma adesso si azzera tutto. I sogni non finiscono mai”.
Fonte: La Repubblica
La Redazione
A.F.
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