Tornare ai vivai. Sembra essere la parola d’ordine del calcio italiano del Terzo Millennio. De Laurentiis ieri ha rilanciato il tema; grandi club come la Juventus e il Milan di questa rinnovata attenzione ai settori giovanili, stanno già raccogliendo qualche frutto. E’ finita la sbornia «esterofila», il «mercato» nazionale torna a essere centrale nelle strategie dei club al momento della costruzione delle squadre. La cosa può regalare benefici un po’ a tutti: alle società di ogni ordine e grado, alle nazionali, all’immagine del calcio italiano che nel passato si è segnalato soprattutto per i grandi acquisti di stranieri e molto meno per la creazione di talenti «nostrani». Ora, sotto la spinta di condizionamenti economici contingenti, la situazione sembra essere cambiata e De Laurentiis se ne fa portavoce. Il calcio italiano ha per troppo tempo dimenticato la sua vocazione: «costruivamo» giocatori, eravamo diventati semplici importatori. Eppure tutti da una riscoperta dei vivai avrebbero da guadagnare.
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