C’è anche il Napoli sul talentino del San Paolo, Bruno Uvini, 21 anni, difensore centrale di piede destro che ha vinto il mondiale Under 20, nonché la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra nelle fila della nazionale verde oro. Su di lui ci sono tanti club europei, tra cui il Paris Saint Germain, ma è la Roma la concorrente più forte in queste ultime ore (è stato anche nel mirino di Inter e Genoa).
Uvini, alto 1.87 per 85 chili, è abile sia in marcatura che nell’impostazione dell’azione. Un centrale difensivo moderno e di grandi prospettive. Ed ha la prerogativa di possedere doppio passaporto, per cui non andrebbe ad occupare una casella di extracomunitario. La sua valutazione fino a poco tempo fa si aggirava intorno ai tre milioni di euro. Oggi già ne chiedono circa cinque viste le tante richieste che arrivano alla Sport Management, l’agenzia internazionale che ne cura gli interessi per l’Europa.
Uvini entra a far parte giovanissimo del vivaio del San Paolo. E per la sua spiccata personalità gli viene assegnata la fascia di capitano già nelle formazioni giovanili. Debutta in prima squadra a settembre del 2010 sostituendo Xandao nei minuti finali della gara persa con il Gremio. Ma resta stabilmente nel gruppo e comincia ad imporsi nella rappresentativa Under 20 carioca, vincendo prima il campionato sudamericano Under 20 disputato in Perù e poi il Mondiale di categoria giocato in Colombia l’estate scorsa a cui hanno assistito gli osservatori del Napoli, Micheli e Mantovani. Da allora è stato monitorato costantemente dal settore scouting azzurro. Ma Uvini ha avuto anche un passaggio nel Tottenham. Vi andò in prova per due mesi prima del Mondiale, venne ceduto in prestito con diritto di riscatto a tre milioni e settecentomila euro ma partecipò solo a qualche amichevole e venne rispedito al mittente. Per i dirigenti degli Spur,s era ancora acerbo per essere lanciato in Premier League.
Uvini oltre a tre presenze nell’Under 19 e 13 in under 20, è stato chiamato tre volte nella nazionale maggiore verdeoro. E’ bravo nel gioco aereo e sfrutta la forza fisica sia in fase difensiva che sulle palle inattive in attacco. Possiede anche un buon senso dell’anticipo e abilità nelle chiusure. E compensa la mancanza di esplosività con un apprezzabile senso tattico e della posizione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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