Octavio Murilo Mendes è un ragazzo brasiliano della provincia di San Paolo, che ancora deve compiere diciotto anni (classe 1995) e ha una caratteristica: quella di sorprendere gli avversari. Negli ultimi giorni Octavio si sta allenando nel centro tecnico di Castelvolturno con la Primavera di Giampaolo Saurini e le relazioni sono già da applausi: prima punta moderna con alcune peculiarità che lo rendono molto interessante. Su tutte, quella della grande esplosività fisica, della progressione che gli consente di bruciare nel lungo e nel breve i centrali che gli si parano contro.
Alto poco meno di un metro e ottanta, Octavio può giocare sia da prima che da seconda punta, ha dimostrato di potersi adattare in una linea offensiva anche con tre attaccanti, partendo preferibilmente da destra, facendo perno sul suo piede naturale. Ma anche giostrando da sinistra mantiene un buon rendimento, possedendo un mancino che riesce ad essere incisivo in fase di conclusione e di passaggio. C’è chi ha azzardato il paragone con il Pato dei tempi dell’approdo al Milan: le doti sono simili, resta da capire se ci sarà un palcoscenico sulle quali esibirle. Perché Octavio è extracomunitario, si è svincolato dal club brasiliano del Baruerì ed è in Italia per incontrare qualche amico e sfruttare l’occasione per allenarsi con gli azzurrini di Saurini. Se il Napoli deciderà di scommettere sul suo talento, allora potrebbe anche immaginare di girarlo in prestito a qualche club di serie A o di B per tenere libere entrambe le caselle per gli extracomunitari, oppure può tenerlo come giovane di serie, disputando solo gare con la Primavera, attraverso un permesso che si concede agli studenti stranieri che arrivano in Italia per completare il percorso scolastico (rientrando nella categoria dei giovani di serie).
Octavio Murilo potrebbe essere un innesto in una Primavera che si priverà di tanti talenti: perché Roberto Insigne, Soma Novothny, Daniele Celiento e tanti altri della nidiata ’94 andranno a farsi le ossa in cadetteria o in Lega Pro. Discorso diverso per Radosevic (che ieri ha compiuto 19 anni ed è stato anche festeggiato con un tweet presidenziale) che quasi certamente verrà aggregato alla prima squadra e per Gennaro Tutino, che essendo un ’96 potrebbe essere il leader della formazione della prossima stagione. Intanto, la Primavera ieri, nel recupero di campionato, ha steccato l’appuntamento con la vittoria in un turno piuttosto agevole con il Lanciano (0-0): gli azzurrini restano nel treno delle prime, ma più lontano è quel secondo posto fondamentale per entrare nel playoff scudetto dalla porta principale.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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