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Il futuro del Napoli: viaggio nelle idee di Mazzarri

Walter Mazzarri è ormai il nuovo allenatore del Napoli. Non era difficile prevedere che ciò si sarebbe verificato considerata la dimostrazione di signorilità e di serietà professionale dimostrata più volte da Mazzarri in questo secondo anno di permanenza a Napoli. 

Il contratto che lo lega al Napoli per un periodo di due anni dovrebbe consentire al tecnico toscano di fare del Napoli una squadra che ricalchi le orme di quella di quest’anno che, per un lungo periodo di tempo, ha fatto pensare allo scudetto. E’ questo un programma arduo, ma non impossibile se il pubblico avrà pazienza e saprà attendere. Pensiamo dunque al Napoli del futuro e chiediamo a Mazzarri come intende organizzarlo.

Abbiamo ascoltato fino all’ultima conferenza stampa, quella, cioè della pace fatta, tutte le dichiarazioni rilasciate da Mazzarri nelle televisioni di Stato, a Mediaset e a Sky ed organizziamo, adesso, un viaggio nelle idee di Mazzarri, immaginando delle sue risposte alle nostre domande.

 

. Iniziamo dai giovani e dalle voci che circolano e sui sondaggi effettuati da Mazzarri e dal gruppo che lavora per lui in giro per il mondo.

–       Son tutte chiacchiere (all’infuori di Fernandez) si tratta di sondaggi fatti sempre in precedenza e che oggi assumono una certa piega; ma quasi sempre accade che al 99 per 100 non vanno in porto. In fondo non si tratta che di strategia. Tattiche di mercato………. E Lavezzi?

–       “C’è un fatto nuovo ed importante: a Napoli Lavezzi ha sempre sostenuto che lui vuole giocare con la nostra squadra. E’ un calciatore fortissimo, quindi, sempre, gli verranno affibbiate trattative e richieste………

–       Dalla lettura dei giornali e dei siti web sembrano, invece, sicure le trattative avviate sia con Tottenham che con l’Inter e sembra anche che Lavezzi abbia dichiarato: “sono venuto a sapere che non sono incedibile come De Sanctis e Cavani. Posso andar via. Io a Napoli sto bene”.

–       Se ciò dovesse succedere il Napoli dovrà pensare a rimpiazzare bene una pedina del calibro di Lavezzi, se Lavezzi vuole andare via. E con chi? Con Sanchez? Meglio Pastore, forse?Da varie, parti, comunque – dicono a Mazzarri – vengono fuori voci di nuovi generosi esborsi di milioni. Cosa ne pensa?

–       “Il Napoli possiede già una sua solida intelaiatura, come ha avuto modo di dimostrare in tutto il campionato, in cui è riuscito a fare, in realtà, più di quanto ha voluto. E’ stato un chiaro segno di forza. Questo segno di forza la dirigenza del Napoli lo ha intuito e oggi s’accinge solo a perfezionarlo con il riordinamento di alcune pedine che già possiede e qualche altro affaruccio”

–       Si spieghi meglio, Mister

–       “Semplice: il Napoli non disfarrà la squadra: le mura di sostegno non saranno toccate, a meno che non vengano sostituite degnamente, il che direi che è quasi impossibile. Facendo così a mio modesto avviso, il Napoli potrà tranquillamente non dico vincere, ma competere con le prime”.

–       In pratica come bisognerebbe completare questo Napoli?

–       “Con un paio di pedine e tre o quattro giovanotti discreti e la cessione di qualche doppione. Una  rosa con 18 titolari e quattro giovani da plasmare. Il Napoli continua a puntare alla squadra – famiglia. Niente rivalità: armonia. La struttura della squadra è salda. Cannavaro ha giocato bene. I difensori hanno fatto il loro dovere”.

–       E veniamo al mercato. Ospiti fissi, ormai, all’Hilton di Milano possiamo assicurare i lettori che il mercato avrà un protagonista nuovo: il presidente del Napoli, tutto poi dipenderà dai successivi acquisti. Il primo, Fernandez, è stato buono.

–       Il Napoli, però, non dovrà badare solo al grosso mercato; a quello è costretto dalla posizione in classifica e dagli impegni nazionali ed internazionali che dovrà affrontare oltre alle tante amichevoli a cui verrà invitato in giro per il mondo. Quest’anno bisognerà organizzare il vivaio. In Campania, in Calabria, nel Sud, ormai è evidente, vi sono fior di calciatori! E il Napoli ha tutta una politica da impostare, una politica diciamo meridionalista.

–       Il Napoli, inoltre, e i dirigenti lo sanno, non viene visto di buon occhio dalle società minori della Campania in particolare. Questo è assurdo. E’ una mentalità da modificare. Le società minori regionali e meridionali dovranno convincersi che il calciatore che daranno al Napoli, non verrà abbandonato, ma arriverà dove saprà e dove potrà. Il Napoli, invece, dal canto suo, dovrà organizzare una catena di montaggio per costruire altri Cannavaro, Iezzo, Grava, Vitale (che continua ad essere richiesto dalla Samp).

–       Un discorso che se verrà realizzato lascia ben sperare per il futuro del Napoli. Un discorso che De Laurentiis sembra stia alimentando con l’acquisto e la gestione di un paio di società minori (una in Campania e un’altra in Calabria?). E che naturalmente tutti gli sportivi napoletani e meridionali stanno seguendo con estremo interesse.

Nando Troise       

 

 

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