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Il futuro dei partenopei si deciderà di notte

Si giocheranno nove partite tra novembre e dicembre e tutte alle 20,45

Una dozzina di giorni senza l’assillo della partita dietro l’angolo. Senza lo stress del risultato. Senza il timore d’un muscolo troppo affaticato e per questo da tenere a bada. Arriva la sosta e il Napoli tira un sospiro di sollievo, anche se per otto dei suoi giocatori ci saranno viaggi e impegni con le rispettive Nazionali: Maggio e De Sanctis con l’Italia, Lavezzi e Fernandez con l’Argentina, Cavani con l’Uruguay (Gargano è infortunato, altrimenti ci sarebbe stato pure lui), Inler e Dzemaili con la Svizzera e Zuniga con la Colombia.

TOUR DE FORCE – Bene. Benissimo. Mazzarri fa salti di gioia, ma sa anche, l’allenatore azzurro, che presto gli verrà presentato il conto salato di questa sua mezza vacanza. Tra campionato, Champions e recuperi, infatti, sta per abbattersi sul Napoli un altro ciclone d’impegni fitti e ravvicinati. Un tour de force. Un altro tour de force, stretto, compresso tra questa sosta e quella che verrà. Detto in cifre: nove partite, sette di campionato e due di Champions, tra il 19 novembre (Napoli-Lazio) e il 21 dicembre (Napoli-Genoa). Come dire: quasi una ogni quattro giorni. E nessuna di routine. Anzi, ognuna con l’etichetta di match importante e persino decisivo. 

CAMPIONATO E CHAMPIONS – Perché decisivo per il passaggio del turno di Champions sarà l’incrocio con il City e illuminanti per il futuro in campionato saranno le partite con la Lazio fresca prima della classe e poi con l’Atalanta che senza penalizzazione sarebbe in piena corsa per l’Europa e con la Juve, appuntamento che vive già di luce propria e che non ha neppure bisogno di interessi di classifica e profumi di scudetto per essere importante. Un mese e nove appuntamenti, dunque, per questo Napoli “sost to sost”, per il quale potrebbe aggiungersi anche l’esordio in Coppa Italia contro la vincente tra Cesena e Gubbio, la cui data ancora balla tra l’otto dicembre e l’undici gennaio.
Dunque, un tour lungo quattro settimane e mezzo e pronto a scrivere un capitolo importante della stagione azzurra. Un segmento di stagione lungo il quale si rincorreranno gol, risultati, grandi incassi, ma anche sentimenti. 

INTRECCI – E perché no, anche qualche piccola o grande voglia di sportivissima vendetta. Perché quando si dice Lazio si dice Edy Reja e quando si dice Atalanta, oltre e più che a Cigarini e Denis, il pensiero va a Marino, Pierpaolo Marino, alla sua prima da ex del Napoli di De Laurentiis. Storie di squadre ma anche di amici e di ex amici. Storie di calcio, comunque. Senza dimenticare il Villarreal in Coppa e poi il Lecce, il Novara, la Roma e il Genoa quattro giorni prima di Natale e tre partite prima della fine dell’andata. Vola il tempo e vola la stagione, ma intanto ecco la sosta benedetta. 

TURN OVER – Il Napoli con l’affanno può finalmente rallentare e quello con gli acciacchi può sperare di rimettersi in salute. Gargano, Pandev, finalmente Britos, chissà se un giorno pure Donadel. Sono loro, almeno i primi tre, che il Napoli rivuole presto per ritrovare qualità e ricambi, per assicurarsi corsa e sicurezze. Con otto partite in un mese e poco più, infatti, ci sarà posto per tutti. Magari con moderazione, ma per tutti. Qualche ipotesi di contenuto turn over, infatti, è anche ragionevole. Già, ma quando? Dove? Contro quale avversario se prima del Manchester City c’ è la Lazio e se subito dopo c’è già l’Atalanta e se in coda all’Atalanta arriva già la Juve? Quattro partite – e che partite! – dal 19 al 29 di novembre. Eppure, almeno in teoria, è proprio quella la parte più in salita del tour che porterà alla sosta di Natale. Che farà Mazzarri? Dirà ai suoi titolarissimi quattro match tutti d’un fiato e poi facciamo i conti con le fatiche di coppa campionato, oppure farà il farmacista? Una cosa è certa, Mazzarri ci sta già pensando.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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