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Il figlio di De Laurentiis allo stadio con il furgone dei vigili, i consiglieri comunali: “Uno scandalo”

Da casa allo stadio San Paolo, a bordo di un furgone di proprietà del Comune: i vigili urbani “scortano” il figlio di Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli, ogni volta che la squadra gioca nell’impianto di Fuorigrotta. Un servizio di “accompagnamento” istituito per gestire al meglio l’ordine pubblico e garantire l’incolumità del vicepresidente del Napoli, Edoardo de Laurentiis, figlio del presidente. «Uno scandalo » per i consiglieri comunali. La vettura, un camioncino con i vetri oscurati e di colore bianco, acquistato per trasportare i minori, sfreccia tra le strade del centro sfidando anche l’imbarazzo di molti agenti del corpo di polizia municipale. Si racconta che in occasione di Napoli- Chelsea del 2011, valido per la Champions il passaggio di De Laurentiis junior sia stato addirittura “ostacolato” dalla polizia di stato, ignara di quanto stesse accadendo. «Tutto regolare – dichiara Ciro Esposito, vicecomandante dei vigili urbani – Esiste una disposizione scritta che autorizza il servizio firmata dall’ex comandate Luigi Sementa. Per gli incontri di calcio svolgiamo una serie di attività: dal prelevare l’autobus con i giocatori all’uscita dalla tangenziale fino all’accompagnamento del vicepresidente del Napoli. Ci sono due agenti che lo conducono dalla residenza privata allo stadio, lo aspettano nel corso della partita e poi lo riportano a casa». Non ci sta il presidente della commissione sport Gennaro Esposito (Ricostruzione democratica): «Non si può pensare di fare la scorta a un privato cittadino: deve deciderlo un magistrato se ci sono ragioni di pubblica sicurezza. De Laurentiis continua a godere di benefici a carico delle collettività pur essendo inadempiente nei confronti del Comune visto che non versa dal 2007 i canoni di locazione per l’uso dello stadio. In altre città il servizio di polizia municipale nel corso delle partita è pagato dalle società sportive mentre la convenzione tra Comune e Calcio Napoli carica sulle casse pubbliche tutti i servizi connessi ad un’attività su cui lucra solo un privato: De Laurentiis». Attacca il consigliere della Federazione della sinistra Pietro Rinaldi: «Se fosse confermato, sarebbe uno scandalo: a De Laurentiis già regaliamo il San Paolo. È assurdo che si facciano favoritismi che in questo caso sono veri e propri familismi. Con l’ex assessore Narducci è stato stabilito che i vigili urbani utilizzati da soggetti privati siano pagati dai privati, non dal Comune. Non vorrei che sul caso del figlio di De Laurentiis si prefigurasse l’ipotesi di abuso d’ufficio».

Fonte: Repubblica
La Redazione
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