«Deve riposare e fare qualche terapia. Ma siamo sereni: il ginocchio sta benissimo». Alfonso De Nicola è il responsabile dello staff sanitario del Napoli e ieri mattina ha visitato di buon’ora Lorenzo Insigne a Castelvolturno.
Come sta? «Non ha dolore. Ha fatto palestra e piscina tutto il giorno, domani (oggi, ndr) farà altrettanto. Noi pensiamo di rimetterlo a posto al 100% per la gara con la Fiorentina».
Il recupero con la Norvegia, per martedì, era impossibile? «Io e il professor Castellacci pensiamo di no. Anzi, siamo sicuri che non ce l’avrebbe fatta. Ha bisogno di recuperare da questi due traumi e ci vogliono lavoro differenziato e tanto riposo. Ma in Nazionale nessuno ti aspetta, il ct ha i suoi tempi, deve giustamente fare i suoi test e le sue prove nel poco tempo che ha a disposizione. Per giocare una partita con la Nazionale devi essere al top della condizione. E Lorenzo non lo è. Ha bisogno di due o tre giorni di riposo».
Ieri niente pallone a Castelvolturno? «No, non ha fatto lavoro con Sarri e i compagni. Verrà riaggregato, se tutto andrà come deve andare, martedì alla ripresa degli allenamenti».
Ma lunedì scorso a Coverciano si è allenato. Un errore? «Non so esattamente che tipo di lavoro abbia svolto con il ct Conte. So solo che Castellacci ha tenuto la situazione sotto controllo fin dall’arrivo in ritiro».
Da parte sua, in quelle ore, nessuna richiesta? «Ci siamo sentiti decine di volte. Gli ho solo ripetuto che era opportuno far guarire bene il calciatore. D’altronde i traumi che ha riportato non sono di poco conto».
La diagnosi? «Traumi contusivi all’altezza del ginocchio, nella testa del perone. Riguardando le immagini delle botte prese con il Milan penso che solo un ginocchio fortissimo, rafforzato da mesi di lavoro, poteva non spaccarsi. L’avessero colpito alla gamba sinistra, si poteva rompere».
Perché il liquido nel ginocchio? «Me lo aspettavo. Dopo due traumi così, il liquido è la risultanza dell’infiammazione e l’infiammazione del trauma. La preoccupazione maggiore era per un eventuale interessamento dei legamenti».
Che lei esclude? «Fin da domenica sera. Altrimenti non sarebbe partito per Coverciano».
Mai temuto che il problema potesse essere il ginocchio operato? «Neppure per un istante. Il ginocchio destro non ci ha mai dato un problema. Da marzo, da quando è tornato nel gruppo, Lorenzo non ha mai saltato una seduta».
E quindi? «Quelli bravi come lui vengono picchiati troppo in campo. Colpa della sua abilità. Ma qualcosa bisogna fare per proteggere i geni».
Anche Hamsik ha dei problemi. Alla caviglia. Perché lui è rimasto in ritiro? «Perché i medici della Slovacchia sono convinti che dopo due giorni di riposo totale, domani (stasera, ndr) potrà giocare regolarmente. E hanno deciso di tenerlo».
Niente in contrario? «Ci hanno tutti rassicurati».
E Insigne è diverso? «Lì il professor Castellacci, dopo aver sentito l’allenatore, ha valutato in maniera diversa. D’altronde Lorenzo deve riposare almeno per altri tre giorni».
Dall’inizio dell’anno, il Napoli non ha mai avuto un giocatore della rosa indisponibile. «Merito dei calciatori, sono molto motivati da uno staff tecnico unico e preparato. Francesco Sinatti lavora bene con tutti e collabora in maniera stretta con terapisti e medici, è nata una sinergia totale. I calciatori arrivano un’ora e mezza prima per prepararsi all’allenamento. E dopo restano per fare scarichi e trattamenti posturali che servono come riequilibrio alle piccole contratture che si subiscono durante gli allenamenti. I terapisti? Prima dell’una di notte del sabato prima della gara la sala medica non chiude».
Fonte: Il Mattino
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