Corrono gli ucraini, sono organizzati tatticamente e si basano su un paio di individualità importanti. Una buona squadra il Dnipro dello spagnolo Juande Ramos che in più potrà contare sulla spinta di tanti tifosi al Dnipro Arena, lo stadio poco distante dal centro della città, con una capienza da 30mila posti. Farà freddo come temperatura (ieri diversi azzurri nella rifinitura si sono coperti con cappellini e guanti) ma lo stadio sarà molto caldo per il grande incitamento degli ucraini in occasione delle partite europee. Un centinaio di tifosi azzurri sono annunciati in arrivo in mattinata da Kiev, i biglietti acquistati a Napoli sono stati 162 al prezzo di 5 euro ma l’impossibilità di organizzare voli charter ha reso complicata la trasferta.
Difficile per le formazioni ospiti passare da queste parti. Il Chelsea ha perso di brutto in Champions due giorni fa a Donetz con lo Shakhtar di Lucescu. Il Dnipro in campionato dopo la sconfitta dello scorso turno di campionato è a meno dodici dalla squadra di Lucescu. In Europa vola: due partite, due vittorie, in testa a punteggio pieno. «E sappiamo bene che se dovessimo battere il Napoli la qualificazione potrebbe essere considerata quasi certa», ha annunciato ieri in conferenza il tecnico spagnolo Ramos, ex di Real Madrid, Cska Mosca e Tottenham, che ha vinto due edizioni della coppa Uefa.
Squadra solida il Dnipro, spiccano un paio di individualità. Su tutti il bomber croato Kalinic, 24 anni, nazionale croato, reduce dai due gol nell’ultimo ko (3-2) contro lo Zaria Lagansk. Stava per finire in Premier League, piace ai club italiani e anche al Napoli: la sua partita presenterà quindi particolari motivazioni. L’elemento di maggiore qualità tecnica, quello di maggiore classe, è Konoplyanka, numero dieci sulle spalle, esterno sinistro di centrocampo capace di grandi numeri, giocatore sul quale in estate aveva puntato l’attenzione anche la Roma di Zeman. Gioca con il 4-4-2 il Dnipro e a centrocampo fa grande leva sull’esperienza del capitano, Rotan, grande quantità e intensità. In difesa una vecchia conoscenza, il difensore Mazuk, un ex della Fiorentina, nazionale della Repubblica Ceca. Una squadra forte e ora favorita nel girone di Europa League, nonostante partisse in terza fascia in base al ranking Uefa. Ha stravolto i pronostici vincendo la prima sfida del girone contro il Psv (2-0): gli olandesi vennero a fare la partita al Dnipro Arena e gli ucraini vinsero con micidiali ripartenze. Poi la vittoria in rimonta (3-2) in Svezia sull’Aik Solna ha dato ulteriore slancio agli ucraini.
Il Dnipro ci tiene tantissimo alla coppa, non fa turnover Ramos e anzi la squadra sembra in questa fase addirittura più concentrata sull’Europa League che sul campionato. Al Dnipro Arena, inaugurato nel 2008 e che ospitò una sfida di qualificazione mondiale 2010 Ucraina-Inghilterra, è dura vincere. Un solo precedente di un’italiana: la Fiorentina pareggiò 0-0 e riuscì a passare il turno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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