Adesso non ci sono più dubbi. Ci sono anche le virgolette di Luis Cavani detto el Gringo, il papà del Matador, per mettere nero su bianco su quello che è sotto gli occhi di tutti ma qualcuno fa finta di non vedere. «Io dico che il futuro di mio figlio sta in Spagna, al Real». A Salto fanno festa grande in questi giorni per il rientro di Edi che qui accompagnerà il padre a pesca e in giro sui trattori nuovi di zecca dell’azienda agricola familiare messa su dalla famiglia dell’uruguaiano, prima di raggiungere la nazionale impegnata in Confederation.
Tra Cavani e il Real c’è un accordo di ferro, stipulato in tempi lontani (e ancor prima che spuntasse all’orizzonte l’approdo di Carlo Ancelotti) semplicemente sulla parola. Accordo che spinge l’entourage a remare con tutte le forze in direzione della capitale iberica. Perché Cavani sia con Anelucci che con Triulzi, i suoi agenti, è stato lapidario: «O Madrid o resto a Napoli». Ed è dunque ora una guerra di nervi. Florentino Perez, le cui azioni stanno precipitando agli occhi dei tifosi spagnoli, non molla un centimetro. E lo fa sapere attraverso il suo amico ed emissario italiano, Ernesto Bronzetti: «Non pagheremo mai 63 milioni per la clausola di Cavani». Perché il Real valuta il fenomeno uruguaiano non più di 45 milioni. O meglio, non può permettersi di andare oltre, neppure se fa cassa con le cessioni di Higuain e Di Maria. E nel frattempo, va all’assalto di Neymar che il Santos dà via per «appena» 30 milioni.
Ma il Napoli è chiaro: «Se il Real vuole Cavani lo deve pagare». L’esplicito messaggio, il presidente De Laurentiis lo ha affidato al suo braccio destro, Riccardo Bigon, che a sua volta lo ha riferito ai due avvocati-manager del centravanti. Niente sconti, niente favori. E non è finita qui: il Napoli ha invitato il Real ad uscire allo scoperto. Né Florentino Perez né altri dirigente della Casa Blanca sono però pronti a partire per l’Italia e la sensazione è che non intendano farlo. E poiché da lunedì il patron sarà a Los Angeles, tutto slitta di almeno 20 giorni. La cosa non piace ad Anelucci e Triulzi che non attendono altro che un segnale per far decollare la trattativa col Napoli. Che è ferma, paralizzata. Quasi inesistente. Il Manchester City, il Psg e il Chelsea sono spettatori interessati della vicenda. Proprio l’ex club di Roberto Mancini ha presentato l’offerta migliore per il Napoli: Dzeko più conguaglio di 25 milioni di euro. Ma l’uruguaiano, su questo punto, è furioso. E il papà del Matador, sia pure con una certa teatralità, lo ha confessato: «Il Real è la prima opzione, ma lui a Napoli sta bene, è una squadra e una società che lui adora».
Il piano B del Matador, dunque, non contempla l’addio a ogni costo. La Premier non gli piace: Edinson Cavani vuole solo la Spagna e il Real. Ed è stato chiaro con tutti. Dal Matador non vengono prese sul serio altri affari, nonostante Triulzi e Anelucci ricordano al giocatore che l’offerta migliore è quella proprio del Chelsea.
Ma il bomber di Salto ha sì voglia di sfide e di trofei, ma mira a giocare il prossimo campionato del mondo in Brasile da protagonista: il Napoli gli offre una vetrina unica, perché qui è l’idolo incontrastato. Altrove, non ha questa garanzia. E lo sarà anche con Benitez che lunedì scorso, nell’incontro con De Laurentiis, ha chiesto proprio di poter parlare con Edi per convincerlo a restare. Il Napoli è stato chiaro: non dipende da noi. Nel caso restasse, De Laurentiis è pronto a regalargli un nuovo aumento dell’ingaggio, il terzo in tre anni, con cifre intorno ai 6,5 milioni di euro di ingaggio annuo e via libera a un contratto di sponsorizzazione tutto suo con una società di abbigliamento. Ma il presidente sa che tra Real e Napoli, Cavani sceglierà Madrid.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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