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Il Decreto Crescita e i vantaggi per le società di calcio: i dettagli

Ieri 27 giugno 2019 è stato approvato il decreto crescita; vediamo che sviluppi ha avuto durante l'iter legislativo.

Avevamo scritto della possibilità per il calcio italiano di potersi rilanciare grazie al decreto crescita in virtù delle agevolazioni fiscali da esso previste e poste a favore di chi non avendo la residenza da almeno due anni in Italia, vi rientrasse (o entrasse) stabilendovela. (clicca qui per leggere l’articolo)

Dopo qualche inevitabile tribolazione, dopo accuse e “piagnistei” di taluni soggetti facenti parte del mondo sportivo e non, il Decreto è stato convertito in legge nella giornata di ieri 27 giugno 2019, non senza emendamenti.

Non a caso questa Redazione già si era espressa a riguardo. (clicca qui per leggere l’articolo)

Il punto cruciale era  l’art 5 del decreto, intitolato “Rientro dei cervelli” che prevedeva, come già sottolineato tempo addietro: “…una tassazione solo del 30% del compenso lordo annuo per 5 anni, a condizione che rimangano in Italia almeno 2 anni…” e che per le regioni del Sud il regime agevolato si riduceva sino al 10%.

Ebbene, se da un lato tali misure sono state mantenute ed anzi è stato sin anche prolungato il periodo di godimento della tassazione favorevole per altri 5 anni (in totale 10 anni) in caso di sussistenza di determinate condizioni (ad esempio in presenza di figli minorenni), dall’altro sono stati inseriti alcuni articoli che riducono tali benefici per i soggetti sportivi (sic.!).

In virtù del combinato disposto art. 5 quater e art. 5 quinquies, inseriti dalla Camera dei Deputati, per i rapporti di cui alla legge n. 91 del 1981, recante norme in materia di società e sportivi professionisti, “l’agevolazione” è del 50% (quindi non più del 30% ed al Sud del 10%); inoltre tale regime agevolato comporta a carico dei su indicati soggetti sportivi il versamento di un contributo pari allo 0,5% della base imponibile che andrà a far parte delle entrate di bilancio dello Stato per poi essere riassegnato e utilizzato per il potenziamento dei settori giovanili.

Verrebbe da pensare che “cresciamo sì, ma sempre in certo modo”.

In ogni caso dei giovamenti ci saranno ed il Napoli si è fatto già trovare pronto come lo dimostrano già alcune trattative avviate nonché la presenza in questi giorni dello stesso patron azzurro presso la Camera de Deputati per seguire da vicino l’iter legislativo di cui sopra.

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