Campania e Internapoli, un lungo cammino: insieme fino alla serie D. Oggi al ‘Dietro la Vigna’ va in scena quello che fino all’anno scorso era il derby tra le due maggiori realtà calcistiche cittadine dopo sua maestà ‘il Napoli’. Gli ex collinari, però, ora sono targati Marano, mentre a difendere i ‘colori napoletani di città’ è rimasto – con moltissimi rammarichi per come stanno andando le cose aldilà dei risultati del campo – per forte volere del patron Giovanni De Micco, il Campania. Piscinola e Marano sono praticamente confinanti, le società sono amiche ed i tifosi si rispettano: dunque, c’è tutto il necessario affinchè al ‘Dietro la Vigna’ ci sia una meravigliosa giornata di sport. In casa Campania, però, per ragioni extrasportive, non si respira quell’aria di festa che ha sempre contraddistinto l’ambiente biancazzurro, a maggior ragione ora che si occupa a sorpresa la vetta del girone H. Si vorrebbe parlare di calcio, di come fermare l’ex Borrelli, di come impostare la gara tra le mura amiche, di come regalare un’altra gioia alla società e ai propri tifosi: nulla di tutto questo, perché quella trascorsa dai ‘guerrieri’ è stata una settimana ‘al buio’. Non è stato risolto, infatti, il problema inerente l’impianto d’illuminazione artificiale: dall’assessorato allo Sport di Palazzo San Giacomo nessuna novità, nessun commento, nessuno spiraglio. “Sono preoccupato per la mia squadra – spiega con amarezza mister Rosario Campana – ci siamo allenati male per tutta la settimana. Al buio, senza fari. Tutti gli altri club parlano di rigori dati e non dati, di schemi tattici: noi invece dobbiamo parlare di una Napoli che non dà la possibilità ai giocatori-lavoratori della seconda compagine calcistica cittadina di potersi allenare regolarmente. Questo è grave. Non è giusto affrontare così un campionato importante come quello di serie D. Non si può”. La preoccupazione di Campana non riguarda, però, solo l’aspetto tecnico: “Aldilà del fatto che non possiamo preparare al meglio le partite, in queste condizioni c’è il timore che qualche ragazzo si possa far male: il rischio infortuni, ‘al buio’, sale. La società fa grossi sacrifici importanti per mantenere il calcio in questo territorio, ma evidentemente ci sono interessi per mandare via il Campania da Piscinola. Di certo così non si può continuare: non ci meritiamo questo grande disinteresse in una città importante come Napoli”
La Redazione
C.T.
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