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Il Coni boccia il Parco dello Sport: non è a norma

De Magistris attacca la vecchia gestione di Bagnolifutura: «Abbiamo ereditato un disastro»

Nel mirino il 7 aprile per il battesimo della Coppa America a Napoli sul lungomare, in prospettiva resta però Bagnoli. E un po’ più staccato il Molo San Vincenzo per le regate del 2013. In Consiglio comunale – una seduta monotematica sulle World series – il sindaco Luigi de Magistris fa il punto della situazione e apre a nuovi scenari. Dall’opposizione arrivano distinguo e sostanziali no alla kermesse velica. Con accuse di non avere rispettato – da parte della giunta – il dettato del Prg. Accuse smentite dall’assessore competente Luigi De Falco e dal vicesindaco Tommaso Sodano che hanno illustrato cosa resterà – invece – alla città dopo le regate.
Seduta combattuta nel corso della quale de Magistris parte all’attacco e lancia un sfida proprio su Bagnoli, la sede prescelta originariamente per le gare, stoppata da un’inchiesta della magistratura. Ferita ancora aperta: «In questi giorni molti professori – dice il sindaco – si sono esibiti nello scrivere su Bagnoli e su quello che noi non avremmo fatto. Io dico che abbiamo ereditato un autentico disastro e chi parla e scrive quel disastro lo ha provocato. Li sfido a un confronto pubblico su questo tema». A cosa si riferisce il sindaco? Naturalmente alle scelte progettuali e non al lavoro dei tecnici della Bagnolifutura, l’affondo è politico. La Coppa America di vela è uno sport, e a proposito di questo, quello che viene fuori è che una delle opere ultimate a non ancora inaugurata della nuova Bagnoli è il parco dello sport. Ma probabilmente – fra i disastri a cui allude il sindaco – c’è il fatto che quel parco non è norma Coni. Cosa significa? Che li non potranno mai essere disputate competizioni, di nessun tipo, ufficiali, regolate appunto dalla normativa dell’ente sportivo. Una maratona, una gara di velocità, oppure un torneo di tennis, mai a Bagnoli si potranno esibire i campioni. Nella sede del Coni napoletano e nazionale ancora si rimugina su quello che è stato definito un errore strategico enorme a fronte di un spesa superiore ai 20 milioni al netto della bonifica. La consolazione sta nelle stime – ammesso che prima o poi il parco aprirà i battenti – di frequentazione del sito: almeno 5-6mila persone al giorno. Non male. «La tappa del 2012 – spiega il sindaco – si disputerà sul lungomare, per il 2013 lo scenario cambia». In realtà una novità importante già c’è e riguarda il Molo San Vincenzo: «La passeggiata pedonale sarà disponibile a brevissimo, abbiamo chiuso un protocollo con la Marina. Ora punteremo alla riqualificazione totale del sito che dovrà ospitare un museo dell’immigrazione e del lavoro». De Falco respinge invece le accuse di avere violato le regole: «L’allungamento delle scogliere in via Caracciolo, per consentire le regate dell’America’s Cup World Series a Napoli, sono un intervento che resterà alla città anche dopo le gare. I lavori in corso sono pienamente rispondenti alle previsioni del Prg che prevede il ripristino della linea di costa e il rifacimento delle scogliere».L’assessore è ancora più chiaro: «Dopo l’evento i massi saranno portati a livello più basso per rinforzare la scogliera esistente, rendendola definitiva». Il vicesindaco racconta cosa resta alla città: «Interventi leggeri e senza impatti sull’ambiente quelli che verranno realizzati sulla terraferma. Abbiamo trovato la Villa in condizioni pietose sarà riqualificata con il rifacimento dei viali e la sistemazione di un impianto di irrigazione fisso». Quindi sulle ricadute, Sodano riporta le stime di uno studio commissionato ad una agenzia specializzata: «Si prevede un cospicuo aumento dei flussi turistici, con 220 mila maggiori presenze in alberghi e una forte ricaduta sull’immagine perché la Coppa America sarà tra i primi tre eventi più visti al mondo».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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