Due rigori, eufemisticamente dubbi, non dati al Napoli, una traversa clamorosa di Hamsik dopo 20 minuti, due super parate di Reina nel finale che valgono quanto un gol e una partita giocata ad un ritmo strabiliante. Il tutto fa 0-0 a Marassi, ma l’adrenalina è alta dall’inizio alla fine. Subito i fatti: Ocampos stoppa la palla col braccio nella sua area dopo 8 minuti, l’arbitro lascia giocare. Al 70′ Orban spinge giù Milik in area, rigore ancor più netto del primo, Damato non fischia. Il Napoli domina il campo per almeno 80 minuti, colpisce una traversa con Hamsik a botta sicura poi nel finale due volte Simeone – “il Cholito” figlio del tecnico dell’Atletico Madrid – si ritrova davanti a Reina che diventa un muro enorme togliendo dalla porta due palloni d’oro. Il bomber di giornata è Pepon, che ribadisce, oltre qualsiasi spiffero, di esser un numero 1 in tutti i sensi. Finisce 0-0 una partita in cui poteva succedere tutto e il contrario di tutto. Ma i due penalty non dati rappresentano un errore umano che ha maggiore peso specifico psicologico di un mirabile gesto tecnico. Resta l’amarezza, ma anche la certezza che il Napoli se la gioca sempre e su ogni campo. Si ricomincia sabato al San Paolo: Napoli-Chievo. E poi mercoledì in Champions con il Benfica sotto le stelle di Fuorigrotta. Altri quattro giorni di emozioni forti…
Fonte: SSC Napoli
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