Se a Napoli piove e tira vento lo sport è in pericolo. La tendenza dell’impiantistica napoletana è sempre la stessa: infiltrazioni dall’alto nel caso di pioggia forte.
Al Palabarbuto, qualche settimana fa con il sindaco De Magistris spettatore di basket, qualcuno inscenò addirittura una «danza della pioggia» nella speranza che si abbattesse un diluvio in modo da far rendere conto di persona al sindaco dei problemi dell’impianto flegreo. Ma la vero brutta figura in mondovisione Napoli la fece in occasione dell’incontro Italia-Spagna di Fed Cup nel febbraio 2008. Sul 2-1 per la Vives contro la Schiavone nel terzo set, la pioggia fece la sua irruzione sul sintetico del PalaVesuvio. Tutti con il naso all’insù: giocatrici, giudice e duemila spettatori. E ancora: il polifunzionale di Ponticelli, l’impianto più grande dell’area est: una palestra grande con pista di atletica a quattro corsie; tre più piccole dedicate alle arti marziali più campi all’esterno per pallavolo, basket e calcetto: un polmone di sport che attende di conoscere il suo futuro come tutti gli impianti costruiti con la legge 219 del dopo terremoto.
Il Coni non ha più le possibilità di gestirli, il Comune dovrebbe metterli a gara tenendo in considerazione l’aspetto sociale. Insomma si è in mezzo al guado. A Palazzo San Giacomo si studia la questione ma intanto non c’è manutenzione con le società che si accollano oneri non dovuti. La soluzione all’Albricci l’hanno trovata Esercito e Coni: manutenzione straordinaria alle Forze Armate, ordinaria alle società, ognuna per il settore di competenza tra pista di atletica di sei corsie, campo di rugby, tennis, piscina.
Al Paladennerlein non piove, ma l’impianto idrico dimostra i segni del tempo. Il Centro Ester lì ha costruito i proprio campioni, ha vinto coppe e lanciato una stella come la paraolimpionica Imma Cerasuolo. Ordinaria manutenzione ok, per la straordinaria si prega per il futuro.
Capitolo Collana al Vomero: dalla palestra che non c’è più abbattuta nel 2005, all’eccellenza della scherma dove si costruiscono campioni. Dal nuoto con i recenti lavori effettuati all’impianto di riscaldamento, ai pesi che resistono al tempo. Regione (proprietaria dell’impianto) e Comune stanno discutendo per il prolungamento del comodato gratuito: i privati sono necessari per il rilancio ma l’amministrazione non dà il via ai progetti e l’attesa non finisce mai.
Infine la Partenope ai Cavalli di bronzo. Anni fa la minaccia di sfratto da parte della Sovrintendenza: quindi la levata di scudi per l’unica struttura sportiva del centro e la scherma è stata grande protagonista recentemente con gli spadisti più forti del mondo. Attende il rifacimento del parquet: lo storico club napoletano sta valutando preventivi e chiedendo finanziamenti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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