La Juve si tiene stretto Conte, il Milan si lega ad Allegri per altri due anni ed il Napoli che fa? Riflette. Al momento non ha di questi problemi. Il contratto di Mazzarri scadrà a giugno 2013. C’è tempo per pensarci. Per ora il club partenopeo punta a blindare i suoi gioielli ed a mettersi al riparo da eventuali sorprese. Dopo il rinnovo di Maggio (fino al 2015), a giorni scatterà anche il prolungamento per Hamsik (esiste già l’accordo di massima, mancano alcuni dettagli), poi toccherà discutere con Lavezzi (ammesso che voglia togliere la clausola rescissoria di 31 milioni di euro, l’unico ad averla), quindi con Zuniga (scadenza 2014), Gargano (scadenza 2015).
DAI GIOIELLI A MAZZARRI -E se il Napoli decidesse di blindare anche Mazzarri, magari proponendogli di rimanere fino al 2014? Non è un’ipotesi da scartare, anche se si sprecano gossip e pettegolezzi sui rapporti tra tecnico e presidente. In realtà, negli ultimi tempi i segnali di distensione da una parte e dall’altra si sprecano; la volontà di Mazzarri a voler vincere qualcosa di importante con il Napoli, magari fino a contendere lo scudetto alle grandi e gli apprezzamenti di De Laurentiis per il lavoro svolto dal tecnico in questi tre anni; il desiderio dell’allenatore di migliorare sempre di più il mosaico fino a farlo diventare un’opera d’arte e l’ambizione del patron di inserire altre gemme preziose in un progetto che dovrà portare il Napoli alla pari delle big europee. Interessi che coincidono, propositi che si fondono mirabilmente, ci sarebbe il motivo per cui accomodarsi intorno al tondo del salone della Filmauro e parlarne.
IL TEMPO C’E’ -Sia De Laurentiis che Mazzarri, pur con i loro spiccati egocentrismi, non amano i salti nel vuoto e oggi, cambiare, seppure tra un anno, a nessuno dei due darebbe certezze sul futuro. Il Napoli, del resto, si è già «scottato» una volta mentre l’allenatore è ben consapevole di trovarsi al volante di un’auto che ha completato il rodaggio ed aspetta solo di essere lanciata in pista. Mazzarri dovrebbe ricominciare daccapo in un’altra realtà e con altri uomini. Ecco che quel matrimonio tenuto in piedi con forza in estate e che sta producendo risultati sorprendenti potrebbe anche allungarsi. Potrebbe succedere in primavera, quando si conoscerà l’esito della doppia sfida con il Chelsea e in campionato la classifica sarà più delineata. O anche dopo. L’importante è che tra le parti si arrivi ad un’intesa sulla strategia a breve e medio termine; che ci sia lealtà e trasparenza nel rapporto; che il tecnico riconosca gli sforzi compiuti dalla società per accontentarlo in alcune sue richieste; insomma che si anteponga ai personalismi la crescita del progetto. I segnali, per ora, conducono alla stessa conclusione: tra De Laurentiis e Mazzarri, nonostante le inevitabili incomprensioni (e gelosie), esiste l’apprezzamento reciproco del rispettivo operato.
I RICONOSCIMENTI- Anche la squadra di collaboratori che fa capo al tecnico è sotto contratto per un altro anno. E quando viene giudicato il lavoro dell’allenatore, peraltro eccellente nel rapporto organico-resa-monte ingaggi, andrebbe incluso anche l’operato del team che si prodiga al fianco di Mazzarri. Un pool di professionisti collaudato nel tempo e che nell’ombra ha consentito al Napoli di volare. Senza tralasciare l’apporto dello staff sanitario che ha recuperato e rigenerato giocatori reduci da interventi chirurgici delicato o da infortuni fastidiosi. Un altro anno insieme basterà per il decollo definitivo?
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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