L’orizzonte terso e laggiù, nitida, la sagoma di Capri, qualche nuvola verso Fuorigrotta, ad annunciare la pioggerellina che più tardi ha bagnato la rifinitura al San Paolo, ma anche uno spicchio di sole puntato come un faretto sul Vesuvio. La Napoli da cartolina c’è tutta e lusinga tutti i sensi, non solo la vista, perché a stuzzicare l’olfatto arriva forte il profumo del mare e pure quello della fritturina di pesce che sale, intenso, dalle cucine di Zi’ Teresa , a metà strada tra i terrazzini dell’hotel Vesuvio e Castel dell’Ovo. Ai suoi tifosi, sul sito ufficiale, il Chelsea aveva raccontato così Napoli: sole, mare, buona cucina. Sai che originalità. Forse, i dirigenti dei Blues l’hanno raccontata così la città anche a Villas Boas e i suoi giocatori: un paradiso vista mare. Niente di più lontano da quello che il Chelsea troverà stasera al San Paolo: un’autentica bolgia, come ha invocato il Pocho. E ieri, all’arrivo in città, Terry e compagni ne hanno avuto un assaggio.
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