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Il Chelsea per uscire dalla crisi chiama due psicologi

Le prossime settimane saranno decisive per il club inglese

Quiete dopo la tempesta? Macche’. C’e’ sempre maretta intorno al Chelsea dove già c’è il totoallenatori. La stampa inglese parla di un sondaggio per Rafa Benitez come possibile successore di Andre Villas Boas. Fallita l’esperienza San Siro, sbarrate le porte di Real e Barca, Benitez ha scelto di vivere in Inghilterra e non ha mai nascosto l’ambizione di tornare su una panchina di Premier League. In realtà però il sospetto è che sia una specie di auto-candidatura o che – quantomeno – sia il tipo di notizia che non dispiace molto al tecnico spagnolo.

Già, perché le solite fonti nell’orbita di Roman Abramovich, pur non confermando la fiducia ad oltranza al portoghese, negano il benché minimo interessamento per Benitez. E, del resto, assoldare lo spagnolo significherebbe un’inversione di rotta non da poco. Benitez non è il tipo a cui si può dare in mano una squadra costruita da altri (e per altri) ed aspettarsi risultati immediati: basta chiedere all’Inter e a Moratti. Vi è poi una questione caratteriale: Benitez vuole il controllo totale e, al Chelsea, tra Abramovich, il direttore tecnico Emenalo e, soprattutto, gli amici di Abramovich un tecnico il controllo totale difficilmente lo avrebbe. Dopo tutto il tanto compianto Mourinho è andato via anche per questo.

FIDUCIA – E così si continua con Villas-Boas. Anzi, secondo quanto scrive la stampa inglese – voci parzialmente confermate da fonti vicine al Chelsea – lo stesso Abramovich si sarebbe mosso per azzittire i “ribelli” in seno all spogliatoio. Ashley Cole, il cui diverbio con Villas-Boas è finito sui giornali, e Frank Lampard, che spesso finisce in panchina con il broncio, verranno messi sul mercato a fine stagione. Il terzino ha 31 anni, il centrocampista 33, hanno ingaggi importanti e contratti fino al 2013 ma il Chelsea sarebbe pronto a vendere. Quanto a Drogba, in scadenza, niente rinnovo per lui. In bilico anche Capitan Terry: tra guai giudiziari e prestazioni in calo anche lui è a rischio. Un segnale importante di fiducia nei confronti del giovane tecnico portoghese. Anche se, vale la pena ricordarlo, tutto ciò dipende dal fatto che Villas-Boas arrivi a fine stagione nei primi quattro. Se dovesse fallire l’obiettivo Champions il Chelsea si ritroverebbe un buco di 40 milioni. E allora tutto si complicherebbe maledettamente.
PSICOLOGI – Nell’immediato il Chelsea ha pensato di rivolgersi a due mediatori per rassenerare l’ambiente. Due psicologi specializzati nel risolvere dinamiche di gruppo sono stati chiamati al centro sportivo di Cobham per cercare di migliorare “l’ambiente lavorativo”. I due sarebbero stati chiamati da Emenalo, il direttore tecnico fedelissimo di Abramovich, e non è chiaro quanto Villas-Boas abbia gradito la trovata. Ma, del resto, vista la situazione attuale del giovane portoghese, tentar non nuoce. Anche perché i numeri non mentono: statisticamente ha fatto peggio di ogni allenatore dell’era Abramovich: da Ranieri ad Ancelotti, passando per Mourinho, Grant, Scolari e Hiddink.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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