Nel clima rovente dello Stanford Bridge si gioca la ventiquattresima giornata di Premier League tra Chelsea e Manchester United. Villas Boas fa debuttare il difensore Gary Cahill (acquistato nell’ultima sessione di mercato dal Bolton) come terzino destro di una difesa a quattro composta da Ivanovic, David Luiz e Bosingwa. A centrocampo il portoghese schiera Raul Meireles, Essien e Malouda, il tridente d’attacco è formato da Sturridge e Mata ai lati di Fernando Torres. Sir Alex Ferguson risponde con De Gea, Rafael, Ferdinand, Evans, Evra, Valencia, Carrick, Giggs, Young, Rooney e Welbeck. La gara risulta fin da subito infuocata con interventi piuttosto duri da una parte e dall’altra. Questo a seguito della querelle riguardante il capitano dei Blues John Terry, reo di aver rivolto epiteti razziali sul giocatore del QPR Anton Ferdinand (fratello del più famoso Rio, quest’oggi avversario). Nonostante gli sia stata tolta la fascia di capitano per la seconda volta dalla Nazionale inglese, il suo allenatore Villas Boas lo difende in ogni occasione il suo capitano elogiandone le sue qualità, continuandolo sempre a considerare il capitano della sua squadra per il suo esemplare comportamento.
Al 10’ gli ospiti si lamentano per un fallo non sanzionato dall’arbitro Simon Webb sull’intervento fuori area di Tim Cahill su Welbeck diretto verso rete. Al 28’ Ivanovic, con un grande intervento, salva il risultato anticipando Welbeck su un pericolosissimo assist di Wayne Rooney inbeccato con un lancio dalla difesa in posizione defilata. Al 35’ il l’equilibrio viene spezzato da una bella iniziativa personale di Sturridge: il giovane inglese parte dalla destra dell’aria di rigore e, dopo aver saltato Evra con un dribbling secco, fa carambolare il pallone sul difensore Evans. L’iniziativa dei Blues continua al 36’ con Sturridge che si rende pericoloso con una potente conclusione dal limite, ma De Gea sventa la minaccia. Al 38’ lo United reagisce con Young che, dal limite, tenta il tiro a giro sul quale trova pronto Peter Cech. Al 40’ è Welbeck a concludere verso rete dopo un doppio scambio con Rooney, ma il portiere ceco devia con i pugni in calcio d’angolo. Termina il primo tempo giocato con una grande intensità da entrambe le squadre.
All’inizio della ripresa il Chelsea raddoppia: Fernando Torres, dal versante destro di gioco, calibra un preciso cross in area di rigore per Juan Mata che, con una conclusione mancina al volo, spedisce il pallone sotto la traversa. La quinta rete in Premier League dello lo spagnolo manda in delirio il pubblico dello Stanford Bridge. Lo United subisce il colpo e al 50’ i padroni di casa ne approfittano nuovamente: Juan Mata, su una punizione dalla trequarti, serve David Luiz che spedisce di testa il pallone in rete nonostante la sua traiettoria trovi una leggera deviazione di Rio Ferdinand. La difesa dei Red Devils è allo decisamente allo sbando. Ma l’anima della squadra di Alex Ferguson riesce ad venir fuori: al 56’ Sturridge commette in area di rigore un fallo ingenuo su Evra, permettendo a Wayne Rooney di siglare la sua quattordicesima rete in Premier. Al 67’ Simon Webb fischia il secondo rigore allo United su una furbata di Welbeck ai danni di Ivanovic: l’attaccante di colore infatti cerca lui stesso il contatto in area dopo aver dribblato il difensore russo. E’ ancora Rooney a trasformare il penalty. Al 73’ Hernandez, entrato al posto di Young, conclude verso rete un diagonale che risulta impreciso. Al 75’ i Blues tentano di uscire dall’assedio dello United con Essien che, con un potente tiro, conclude centralmente verso rete dopo una sponda di Torres imbeccato dalla difesa ma De Gea spedisce in angolo. All’83’ tutti gli sforzi dello United vengono premiati: su un’azione prolungata che aveva portato Peter Cech a salvare su un tiro di Rooney, è Giggs dalla sinistra a pennellare un cross al bacio per la testa di Hernandez. Il messicano, forte della mancata marcatura di David Luiz, ha la freddezza giusta per spedire di testa il pallone in rete per il clamoroso 3-3. Il Chelsea cerca al 91’ la rete della vittoria con una punizione a giro battuta ottimamente da Mata ma parata altrettanto bene da De Gea, che salva con un meraviglioso intervento. Al 94’ è ancora De Gea a deviare in calcio d’angolo quel tanto che basta la potente conclusione da fuori area di Cahill. La partita termina con la clamorosa rimonta del Manchester United grazie al cuore ed alla mentalità vincente offerta nella ripresa. Con questo pareggio i Red Devils si portano a meno due punti dai cugini del City. Per gli uomini di Villas Boas è un pareggio che sa di sconfitta per com’è maturato. Terzo pareggio nelle ultime tre partite in Premier League per i Blues, che occupano adesso la quarta posizione in classifica dietro al Tottenham (che giocherà domani contro il Liverpool).
Gilberto D’Alessio
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