A tanti non è andata giù la decisione della Corte Federale d’Appello, che non ha ridotto la squalifica di Kalidou Koulibaly,preferendo l’attuazione del codice senza però tener conto dei sentimenti e del momento del giocatore, sommerso dai ‘buu’ razzisti. Anche il Corriere dello Sport ha attaccato la decisione:
“L’applauso per niente riverente lo facciamo noi oggi ai giudici, dateci pure la squalifica che meritiamo. E non chiamatelo applauso di scherno, chiamatelo applauso di sdegno. Chiamatela anche nausea. Chiamatela rivolta. Due insopportabili orrori in uno. Respinto un ricorso più che legittimo verso una sentenza iniqua e sferrato l’ennesimo calcio in culo alla giustizia (mai scritta così minuscola).
[…] Serviva solo una cosa, non importa come, che uno splendido ragazzo, umiliato e ferito, fosse risarcito. Un ragazzo su cui erano piovute secchiate di merda dalle uniche vere scimmie, e le scimmie ci perdonino, quelle che stavano negli spalti. L’ennesima occasione perduta”.
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