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Lo staff del Pocho: «Parla dopo la Coppa»

Per Napoli e Inter un accordo è possibile. Pazzini e Pandev contratti a rendimento

Lavezzi all’Inter? Si può fare, ma non alle condizioni proposte da Massimo Moratti. L’incontro di lunedì a Milano, sollecitato a quanto pare proprio dal presidente del Napoli, è stata cordiale e garbato. Ma anche due personaggi legati da solida amicizia possono non trovarsi d’accordo, quando si parla di affari. E soprattutto quando l’argomento è Ezequiel Lavezzi. Aurelio De Laurentiis ha voluto operare una ricognizione a 360° della vicenda legata all’argentino.
A fine giornata, la situazione è apparsa più chiara. Punto primo: l’operazione si può fare. Il Napoli è disposto a cedere Lavezzi, perché nessuno è obbligato a restare contro la propria volontà. Non si riproporrà una situazione come dell’estate del 2009, quando il Pocho partì per l’Argentina sbattendo i pugni sul tavolo puntando al rinnovo del contratto. La cosa che appare certa è che il patron azzurro non intende rivedere al rialzo l’ingaggio del Pocho. Ma poiché il fantasista non è in scadenza di contratto (l’accordo vale fino al 30 giugno 2015), è necessario trovare un accordo fra chi vende e chi compra. Secondo punto: l’Inter non è disposta a versare soltanto soldi (32 milioni la clausola), per avere in cambio Lavezzi, prima scelta di Moratti prima ancora di Stramaccioni. Questa è la soluzione preferita in partenza dal club azzurro, ma non da quello interista con il bilancio sempre più in rosso fuoco.
Terzo punto: l’Inter vuole inserire nell’operazione Goran Pandev (entusiasta di rimanere a Napoli) e Giampaolo Pazzini (vecchio pallino di Mazzarri), con contratto in scadenza anche lui nel 2015 ma autore nel corso di questa stagione di solo 8 gol (tra campionato e Champions). Ma l’operazione non è facile, perché l’ex doriano guadagna 2,5 milioni netti (più i premi legati ai risultati personali che lo fanno arrivare a quasi 4 all’anno) ed è il suo manager, Tullio Tinti a gestire i suoi diritti d’immagine. Che, come è noto, De Laurentiis vuole tutti per sé. A questo punto, però, potrebbe spuntare l’idea di un contratto a «rendimento», legato cioè agli obiettivi. In tal caso, Pazzini potrebbe arrivare a guadagnare a Napoli quello che guadagna all’Inter. Quarto punto: le strade dei due presidenti si sono divise, ma nessuna rottura perché i rapporti sono talmente eccellenti che il patron azzurro non sembra neppure avercela per l’incontro che Lavezzi e Moratti hanno avuto il 15 aprile per parlare del suo futuro all’Inter. Un blitz in piena regola, organizzato subito dopo l’annullamento della gara di campionato prevista a Lecce. Volo per Milano, soggiorno all’hotel Principe di Piemonte, serata con gli amici e domenica al cospetto di Moratti, con l’autista del club nerazzurro che lo ha prelevato la domenica mattina per portarlo ad Appiano Gentile.
Alejandro Mazzoni, il manager, è sempre meno eloquente. Ma non per questo poco chiaro: «Parleremo dopo il 20 maggio, dopo la finale di Coppa Italia». Se Inter e Napoli si mettono d’accordo, la firma del contratto del giocatore non sarà un problema. Tanto in questi casi i ribassi non sono previsti: il Pocho avrebbe già detto di sì per un contratto da 5 anni che, tra premi di vario genere, porterà nella sue casse più o meno 5 milioni a stagione. Il Napoli resta aperto anche ad altre soluzioni: se l’Anzhi o il Chelsea volessero finalmente farsi vive dalle parti di Castelvolturno, allora non devono far altro che segnalarlo.
Una telenovela, quella di Lavezzi, destinata ad animare la prima parte del lungo mercato estivo. Al Napoli, poi, toccherà correre ai ripari. Ovvio che a De Laurentiis piaccia Sebastian Giovinco. Solo che la Juventus è pronta a discuterlo solo nell’ambito dell’eventuale trasferimento a Torino di Cavani. E di sicuro l’uruguaiano non partirà, nonostante la corte sfrenata di mezza europa e i suoi continui «mai dire mai» che tanto turbano i tifosi azzurri. Per lui, nel caso, pronto un nuovo contratto allungato al 2017, con ritocco consistente dell’ingaggio.
Micheli, intanto, il capo degli scout è in Uruguay a caccia di talenti. Tre i nomi in agenda, tutti in orbita Pablo Betancourt, procuratore di Walter Gargano. Sul taccuino: Facundo Píriz, centrocampista classe ’90 del Nacional Montevideo (passaporto italiano), Sebastián Sosa Silva, attaccante 18enne del Cerro Largo e Gonzalo Bueno 19 anni del Nacional Montevideo. Il nome nuovo è quello di Nicolas Blandi l’attaccante delle meraviglie del Boca Juniors. Nelle ultime ore, sondaggio con il Catania per Francesco Lodi e Pablo Barrientos. Piace sempre Rolando del Porto.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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