Muscoli che si strappano, lesioni articolari, infiammazioni e contusioni in serie, qualche frattura, i legamenti che saltano sempre più spesso. E’ il quadro della serie A 2010-2011, che a una giornata dal termine della stagione ha già fatto registrare 607 infortuni di vario tipo. In oltre la metà dei casi, il 55%, si tratta di incidenti di natura muscolare. Nel 25% dei casi, gli stop sono stati di almeno un mese. Altissimo anche il numero degli esami diagnostici su tendini e muscoli: un club di A può arrivare a effettuare 100 ecografie al mese, senza contare le risonanze magnetiche. Sono alcuni dei dati raccolti da un’analisi di Adnkronos salute, sulla base dei dati messi a disposizione dai club di A, anche se non proprio tutti hanno collaborato. Hanno fornito le informazioni Bari, Brescia, Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Fiorentina, Lazio, Lecce e Napoli. Tutti gli altri hanno declinato l’invito, e a quel punto ci si è basati sui comunicati ufficiali sugli infortuni dei propri tesserati (quindi la stima dei 607 incidenti deve per forza di cose essere rivista al rialzo). Le quattro squadre più importanti e dalle rose più folte (Milan, Inter, Juve e Roma) sono quelle che hanno totalizzato il maggior numero di infortuni: 165, circa il 30% del totale. Il Napoli è la squadra che ne ha patiti di meno: solo 13 incidenti. Ci si infortuna più nei club del nord che in quelli del sud (215 a 138), ginocchia e caviglie le articolazioni più colpite, allarme per gli incidenti ai legamenti crociati che sono in aumento. Ci si infortuna molto più che in passato. Colpa della preparazione, nella maggior parte dei casi orientata a sviluppare massa muscolare e resistenza; colpa dei terreni di gioco disastrosi; colpa delle temperature troppo rigide nei mesi invernali, soprattutto nelle famigerate partite in notturna.
Fonte: Repubblica
La Redazione
S.D.
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