Un quarto d’ora di colloquio fittissimo. Una saletta del primo piano del Tennis club Napoli messa a disposizione dal presidente Luca Serra per un incontro personale tra il sindaco de Luigi Magistris ed il cardinale Crescenzio Sepe. Telefoni staccati per non disturbare. Si è parlato di terra rossa e di luci rosse ma nessuno oltre i due protagonisti. Tutti ad aspettare al di là delle vetrate che dividevano la saletta dal resto del primo piano. Stampa e fotografi sorvegliati a vista al pian terreno. Alla fine la foto di rito sulla scala nobile con la stretta di mano. Pace fatta e saluti, il sindaco si allontana verso il World Urban Forum di Fuorigrotta, il cardinale verso l’arena da quattromila posti. Una benedizione a quanti ci hanno lavorato ed agli atleti che saranno protagonisti. Da un’arena all’altra non è mancato nemmeno un riferimento al campo del San Paolo che ha offerto domenica scorsa un pessimo spettacolo. «Lo scorso anno l’ho benedetto, quest’anno non è ancora avvenuto ancora – ha detto Sepe – magari chiamerò De Laurentiis perché ho visto davvero un brutto terreno. Mi dicono che sia colpa di un fungo. Però abbiamo vinto e questo alla fine è l’importante». Il legame tra il cardinale Sepe e il Tennis club Napoli è molto forte. Negli ultimi anni, infatti, il circolo napoletano ha permesso a cinquecento ragazzi disagiati segnalati dalla Curia di poter giocare a tennis gratuitamente e oggi il presidente Serra ha chiesto, attraverso i decanati di far pervenire a tutta la città l’invito ad assistere al match di Davis contro il Cile potendo anche contare su un numero congruo di biglietti che andranno proprio ad associazioni di periferia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
