Napoli-Roma è stata sempre una gara classica del calcio italiano, tanto da essere considerata un derby. Una competizione giocata con tecnica e bravura, nella quale il cuore ha sempre rappresentato una componente fondamentale, un valore aggiunto per le due compagini in campo, ma anche per i tifosi e gli spettatori presenti allo stadio San Paolo”. L’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe ha lanciato un appello alla pace per il match che si disputerà nel capoluogo partenopeo. “Pur nel ricordo triste di una tragica vicenda vissuta alcuni mesi fa a Roma – ha affermato l’alto prelato – in occasione di altra gara, diversa dalla Napoli-Roma, tutti siamo chiamati a vivere e testimoniare questi sentimenti che sono propri della sportività vera, del rispetto reciproco, della correttezza estrema, della civiltà dei rapporti. Niente potrebbe giustificare comportamenti assurdi che offenderebbero noi tutti, la nostra Città, lo sport autentico che è fatto non di violenza ma di passione e di forte senso di comunità, affidando esclusivamente ai piedi e alla testa dei giocatori in campo i nostri sogni, le nostre speranze, la bellezza di vivere nella spensieratezza e nella gioia il tempo libero che ci è dato, un pomeriggio senza le angustie del quotidiano”. Sepe ha sottolineato che: “i problemi veri sono ben altri e ben più gravi del destino di una squadra di calcio, di un risultato più o meno favorevole, di una rete in più o in meno, di un errore che si può commettere. Non scontiamo nel calcio e nello sport la nostra rabbia, la nostra sofferenza, le nostre attese, che magari sono dentro ciascuno di noi per altre ragioni. Diamo testimonianza – ha ribadito – della grande correttezza e compostezza che i tifosi del Napoli hanno espresso in questi ultimi anni, in casa e in trasferta”. L’arcivescovo ha continuato nel suo appello alla città e ai tifosi: “Napoli già viene continuamente offesa e danneggiata nella sua immagine, a causa di una sparuta minoranza di delinquenti abituali e organizzati . Facciamo in modo da isolare e annullare ogni possibile forma di violenza, ignorando anche le provocazioni, per dire che Napoli è ben altro e non è affatto una carta sporca, ma una signora città sempre e in ogni manifestazione. Così aiuteremo Napoli a risorgere e a imporsi come sempre, per quello che di positivo e di eccellente sa esprimere in ogni campo e in ogni luogo del mondo. Il sano comportamento di noi tutti, sabato prossimo in seguito e sempre, sia di esempio in Italia e all’estero e sia il migliore ricordo che vogliamo e dobbiamo fare del nostro caro e compianto Ciro Esposito, un giovane napoletano vittima di una violenza bieca che nulla ha da vedere con lo sport. Vi ringrazio – ha poi concluso con la solita ironia – ‘A Maronna c’accumpagna”.
Fonte: AGV News
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