Rosati 6 – L’ordinaria amministrazione, gestita in scioltezza. Incolpevole.
Gamberini 6 – La girandola offensiva del Toro gliene manda addosso uno diverso ad ogni azione, se la sbriga senza scomporsi.
Cannavaro 6,5 – La padronanza e l’autorevolezza d’un capitano che non indietreggia mai. I danni sono altrui.
Britos 4,5 – L’origine del pari da una sciocchezza su punizione insignificante. E il 3-2 è un regalo sciagurato.
Maggio 6,5 – Semplicemente esagerato: l’accelerazione con cui conquista il rigore è da vecchi tempi.
Behrami 6,5 – Fa (quasi) tutto lui. Non solo mediano, non solo contrasti, ma brio per un’ora e mezza. Una furia.
Dzemaili 9 – Il primo gol è bellissimo, di potenza e con coordinazione elegante. Il secondo pure. E il terzo è da delirio. Una serata fantastica, la sua e del Napoli.
Zuniga 7 – La fase difensiva un po’ approssimativa, le ripartenze feroci: va all’uomo contro uomo, manda in crisi D’Ambrosio e produce gioco e invenzioni.
Hamsik 7 – E’ il «tattico»: dall’alto di un’intelligenza straordinaria, ispira la cavalcata di Maggio (e poi ciabatta dagli undici metri), vede Dzemaili con una lucidità da mezzala di spessore.
Pandev 6 – L’insostenibile leggerezza dell’essere: se ne va a zonzo per l’Olimpico, prova – e non riesce – ad illuminare. Però la ripresa è di determinazione.
Insigne 6 – Letture apprezzabili e pure una punizione da brividi. Lo trovi sempre, sempre. Se non vi basta, pure la personalità.
Cavani (dal 20′ st) 7,5 – Gli sfugge la traiettoria e concede il rigore, ma i campioni sanno come si fa. Strepitosa punizione, poi raddoppio da stella mondiale.
Mazzarri (all.) 7,5 – Il cuore d’una squadra che non molla mai è un marchio di fabbrica. Dall’inferno al paradiso, ma sempre con orgoglio e forza d’urto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
