Storico accordo tra le forze armate dell’Esercito italiano e il Coni per riaprire il campo Albricci del quartiere Arenaccia ai cittadini. In una regione dove gli impianti sportivi scarseggiano o non risultano idonei per le manifestazioni sportive, l’apertura di una struttura all’avanguardia è il risultato di anni di lavoro che hanno portato oggi, 1° Marzo 2012, alla firma della convenzione che permetterà all’Albricci di beneficiare di investimenti da parte delle varie associazioni sportive del territorio, del Coni e dell’Esercito.
Un nuovo impianto sportivo di cui la città sente il bisogno, che accolga i tanti atleti partenopei permettendo loro di portare in alto lo sport Campano, sempre un’eccellenza per la regione, come ricordano anche le parole del Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, presente alla firma della convenzione: “Una bella realtà, prodotta da un’unione tra lo sport e il Ministero della difesa, che permetterà allo sport campano di continuare ad eccellere. La Campania con i suoi atleti, vedendo le qualificazioni olimpiche, è la seconda realtà italiana per i risultati raggiunti e quest’accordo è una pagina importante non solo per lo sport locale, ma a livello nazionale. Le difficoltà economiche in cui si trova oggi il nostro paese, rendono la firma di oggi un atto di grande importanza, dando spazi e strutture per diverse discipline, che presentano numerosi protagonisti nel territorio partenopeo. Napoli ha tanti problemi, come altre città, ma li affronta con serenità e coraggio, e quest’impianto sarà utile potendo soprattutto permettere uno sviluppo sociale. Napoli, con i suoi campioni, non ha mai deluso lo sport italiano.”
La prima convenzione nazionale tra Esercito e Coni, permetterà un uso condiviso dell’impianto Albricci, una struttura militare che, non potendo più essere finanziata dalla Difesa, è stata aperta alla città grazie alla creazione di sinergie che ne permettano la salvaguardi e la rivalutazione. La convenzione, rinnovata nell’Ottobre 2007 e che rimarrà in vigore sino al 2014, rientra all’interno del progetto “Lo sport e l’esercito per il futuro di Napoli’, promosso dal Presidente Paolo Trapanese. Il progetto è volto ad aprire ai giovani, in una zona della città che presenta le proprie problematiche sociali, impianti e mezzi per la crescita sportiva, seguendo la linea di ristrutturazione, riqualificazione e sviluppo. Gli spogliatoi, la copertura della piscina, l’impianto d’illuminazione del campo di rugby, il recupero della tribuna e la sistemazione della pista atletica sono solo i primi lavori promossi dalla convenzione. “Lo sport e l’esercito si uniscono per il futuro di Napoli” con queste parole il Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, battezza l’apertura dell’impianto, che dichiara: “In una regione sempre simbolo dell’eccellenza sportiva, in una zona difficile dove si può fare tanto dal punto di vista sociale grazie a questi impianti, che diventano un luogo d’incontro e di confronto per i giovani. Sarà una struttura con un ampio valore d’insegnamento, segnando il primo rapporto, di una lunga serie, tra lo sport partenopeo e l’esercito.”
Un passo avanti quindi nell’adeguamento delle infrastrutture sportive in una regione che sente il bisogno di rinnovarsi, di avere degli impianti all’altezza dei risultati dei propri atleti costretti a spostarsi, anche fuori dai confini regionali, per trovare le strutture necessarie. Il San Paolo, oggi al centro di numerosi dibattiti, non è l’unico neo degli impianti sportivi in Campania, anzi, almeno in quel caso il Napoli ha uno stadio sul quale contare, ma sono tante le realtà locali che non possono valersi di tale privilegio. Dalla vincente squadra di calcio femminile Carpisa Yamamay Napoli, costretta a spostarsi a Bacoli, al centro sportivo “Tony Chiovato” e che si augura di trasferirsi quanto prima al Collana, al Ctl Campania Piscinola, costretto a convivere con le difficoltà del “Dietro la Vigna” a realtà della provincia, come l’Arzanese che deve giocare ad Aversa, l’iniziativa promossa dal Coni e dall’Esercito apre uno spiraglio di speranza per una futura rivalutazione degli impianti regionali, che sono la base per rendere davvero grande lo sport campano.
Dai nostri inviati all’Albricci Anna Trapanese, Maria Villani e Alessandro Sacco
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